In collegamento telefonico con una compagna impegnata nella lotta contro i CPR, un aggiornamento sul lager di Gradisca d'Isonzo, dove da pochi giorni è morto un detenuto.
Da diversi giorni si susseguono le allarmanti dichiarazioni di Maroni sugli sbarchi di uomini e donne tunisini/e a Lampedusa. Molti di loro sono sull'isola trasformata in una sorta di Cie a cielo aperto. Altri sono stati trasferiti in diversi Cie d'Italia: Corelli, Gradisca d'Isonzo ecc. ecc. Il loro status giuridico è indefinito e rischiano la reclusione o l'espulsione immediata se non chiedono l'asilo, ma le richieste sono poche anche perchè precluderebbero la possibilità di ritornare, un domani, in Tunisia.
Ascolta il commento del prof. Fulvio Vassallo Paleologo