Firenze: ciao Lorenzo
Da tutta italia sono accorsi a firenze per salutare il compagno Lorenzo.
Da tutta italia sono accorsi a firenze per salutare il compagno Lorenzo.
Cosa si agita a Torino dopo la spavento di Piazza San Carlo
Voci dall'universo ferroviario delle stazioni
Il 5 giugno 1967 iniziava la Guerra dei sei giorni (5-10 giugno) tra Israele e forze arabe pro-Palestina.
Facciamo un'analisi della congiuntura dell'epoca e odierna con Vincenzo Miliucci, compagno internazionalista.
Intanto un'indiscrezione del New York Times (leggi qui)conferma che Israele avrebbe usato la bomba atomica nel Sinai per dissuadere l'Egitto di Nasser e imporre l'intervento della comunità internazionale.
Il 5 giugno 2012 ci lasciava Carla Verbano, mamma di Valerio.
Oggi pomeriggio, dalle 18 in via Monte Bianco (davanti la sua storica abitazione), si potrà portare un fiore alla sua memoria.
Segnaliamo inoltre:
Venerdì 9 giugno 2017, ore 17:30, ci sarà l’evento “In Ricordo di Carla” presso lo spazio sociale Ex-51 (via Aurelio Bacciarini, 12). Durante il dibattito prenderanno parola anche le rappresentanti del comitato delle “Madri per Roma Città Aperta“; tra esse ci sarà Stefania Zuccari, madre di Renato Biagetti.
È morto ieri, domenica 4 giugno, a Firenze, Lorenzo “Mao” Bargellini, 58 anni, storico compagno toscano, impegnato da decenni nelle lotte sociali della sua città (ma non solo), in particolare sul terreno della lotta per il diritto all’abitare.
Lo ricordiamo con Vincenzo Miliucci e un compagno del CPA di Firenze Sud, centro popolare occupato e autogestito.
Questa la nota diffusa dal Movimento di lotta per la casa di Firenze:
CHI HA COMPAGNI NON MUORE MAI!
Oggi alle 15.30 a piazza statuto partirà un corteo antimilitarista. Parliamo del labile confine tra guerra esterna e guerra interna con una compagna di radio blackout.
Una compagna ci racconta della casa delle donne che combattono, un'occupazione di donne nata dopo il corteo dell'8 marzo e sgomberata senza preavviso. Forte la solidarietà ricevuta, che ha permesso di rioccupare lo stabile.
Il clima in città mostra una polizia nervosa pronta ad attaccare ogni espressione di dissenso per tutelare la retorica patriottica del 2 giugno.
Presidio fuori dalla base militare di Camp Darby per protestare contro i progetti di allargamento della ferrovia che collega la base al porto di Livorno. Progetti noti alle istituzioni ma tenuti nascosti alla popolazione, e che sottendono un'intenzione di aumentare la capacità militare della base.