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No Ponte: manifestazione a Messina

Data di trasmissione
Durata 11m 15s

Sabato 17 giugno manifestazione a Torre Faro nei pressi di Messina dove รจ prevista la costruzione del ponte sullo stretto dal lato siciliano. Ne parliamo con un compagno NO PONTE

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APPELLO DEL ๐Œ๐Ž๐•๐ˆ๐Œ๐„๐๐“๐Ž ๐๐Ž ๐๐Ž๐๐“๐„ PER IL CORTEO DEL 17 GIUGNO 2023

Noi abitanti dei territori dello Stretto di Messina,

negli scorsi anni, con la mobilitazione delle nostre intelligenze e dei nostri corpi, avevamo contribuito a bloccare lโ€™iter progettuale e lโ€™avvio dei cantieri, smascherando la natura speculativa e lโ€™impatto devastante del ponte sullo Stretto.

Nonostante la gioia provata allโ€™epoca della messa in liquidazione della societร  Ponte sullo Stretto, non abbiamo mai pensato di aver โ€˜completamenteโ€™ vinto: la posta in gioco della lotta contro la Grande Opera non era e non รจ la difesa dellโ€™esistente, e basta pensare anche solo per un istante ai profitti di Caronte&Tourist col monopolio di fatto dellโ€™attraversamento dello Stretto, o alle frane e alle alluvioni durante le quali esperiamo tutta la fragilitร  dellโ€™assetto idro-geologico del nostro territorio, per accorgersi che il โ€˜NO AL PONTEโ€™ puรฒ essere un prisma per guardare meglio alla nostra condizione generale; per interrogare radicalmente i nostri bisogni e accorgerci di cosa desideriamo per abitare in modo piรน felice lo spazio in cui viviamo; per riconsiderare la nostra centralitร  rifiutando le scelte coloniali imposte dalle istituzioni centrali.

Lo Stretto di Messina, quellโ€™area che si estende lungo la costa jonica e crea il punto dโ€™incontro con quella tirrenica, รจ il luogo del possibile riconoscersi, ove proiettarsi come comunitร  e allo stesso tempo ritrovarsi introspettivamente: i suoi colli, il suo mare, i suoi panorami, basterebbero da soli a definire la struttura che connette il tutto, indirizzandoci a preservarne, difenderne, esaltarne la bellezza.

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Intendiamo in primo luogo intraprendere un nuovo percorso di contro-informazione per rispondere colpo su colpo allโ€™impressionante campagna di disinformazione che mira a creare consenso popolare intorno alla grande opera, utilizzando argomenti falsi con la compiacenza della grancassa mediatica: come se non bastasse la quotidiana campagna pro-ponte della gazzetta del sud, il governo intende infatti stanziare un milione lโ€™anno, dal 2024 al 2031, per propagandare e fornire un poโ€™ di supporto allโ€™idea di una costruzione che da sola, lo comprendiamo bene, non starebbe tecnicamente in piedi. Toccherร  ancora, dunque, e anzi sempre di piรน, sentire le โ€˜bufaleโ€™ relative a un ponte โ€œgrande opera greenโ€, โ€œpronto e cantierabileโ€, โ€œpreziosa occasione occupazionale per piรน di 100.000 personeโ€.

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Toccherร  ancora, dunque, e anzi sempre di piรน, dire e gridare che:

โ€ข il ponte รจ unโ€™opera devastante dal punto di vista ambientale, uno sfregio per il paesaggio dello Stretto di Messina nostro luogo dellโ€™anima, un delirio di svincoli e viadotti ferroviari e stradali che darebbe il colpo di grazia ad un territorio giร  ferito a morte โ€“ con buona pace dellโ€™articolo 9 della Costituzione Italiana (che, da poco
rimodulato, recita beffardamente: โ€œLa Repubblica tutela il paesaggio, lโ€™ambiente, la biodiversitร  e gli Ecosistemi, anche nellโ€™interesse delle future generazioniโ€).

โ€ข la tanto sbandierata creazione di nuovi posti di lavoro che il ponte creerebbe โ€“ il cui numero varia a seconda del nuovo annuncio del populista di turno (il ministro Salvini e il costruttore Salini si stanno in tal senso dimostrando allโ€™altezza, o meglio alla bassezza, dei loro predecessori) โ€“ รจ solo un miraggio per una popolazione ed una cittร  che hanno bisogno di tuttโ€™altra occupazione, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, per mettere in sicurezza i territori e creare le condizioni per abitarli.

โ€ข gli scavi per le torri e i viadotti del ponte produrranno milioni di metri cubi di terra e detriti che finiranno per intasare discariche, colline e torrenti, mentre i circa trenta/quaranta cantieri che sorgeranno sulle due rive dello Stretto costringeranno migliaia di persone ad abbandonare i luoghi interessati dai lavori in quanto espropriati delle loro case e/o renderanno praticamente impossibile la loro vita per chissร  quanti anni.

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Chiamiamo a raccolta in primo luogo tutta la popolazione dellโ€™area dello Stretto di Messina, lโ€™associazionismo ambientalista, comitati e movimenti a difesa dei territori e dei beni comuni, tutte/i/u a livello locale, nazionale ed internazionale per intraprendere con noi la lotta contro il ponte e salvaguardare e difendere la bellezza, lโ€™integritร , lโ€™identitร  dei nostri territori.

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