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Cobas

Alitalia (Roma); Sospensione Riccardo De Angelis (Cobas Tim)

Data di trasmissione
Durata 45m 14s

Prima corrispondenza con un lavoratore di Alitalia che ci racconta il corteo di sabato 27 maggio che ha coinvolto migliaia di lavoratori e lavoratrici, non solo di Alitalia ma di altre vertenze attive. Parliamo anche dello sciopero di ieri domenica 28 maggio e sulle possibilità di sviluppo della vertenza: la mobilitazione di sabato e il corteo di domenica si inseriscono in un quadro in cui i lavoratori, compatti, stanno rifiutando le imposizioni dell’azienda e del governo.

Seconda corrispondenza con Riccardo De Angelis, lavoratore dei Cobas per cui Tim aveva chiesto il licenziamento con ogni evidenza per colpire la vertenza che va avanti da 8 mesi: grazie ad una campagna portata avanti insieme a tanti lavoratori, anche di altre vertenze, l’azienda è stata costretta a retrocedere su una sospensione disciplinare di 3 giorni.

Prof sospese perchè non addestrano all'Invalsi

Data di trasmissione
Durata 14m 25s

La corrispondenza con Nicola Giua dei Cobas Scuola Sardegna per parlare del caso accaduto ieri a Nuoro: la dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Agrario “B. Brau” di Nuoro, Innocenza Giannasi ha sospeso per 6 giorni dall'insegnamento per non aver voluto addestrare gli studenti ai quiz Invalsi.

 

http://www.cobasscuolasardegna.it/lo-strapotere-dei-presidi-padroni-pro…

12 settembre: corteo per l'apertura della Fiera del Levante con ospite Renzi

Data di trasmissione
Durata 10m 50s

Corrispondenza con un compagno dei Cobas per parlare dell'assemblea che ha lanciato un appello per costruire la mobilitazione in occasione della presenza di Renzi all'apertura della fiera del levante: contro il jobs Act, lo Sbocca italia e la devastazione ambientale e umana con cui il governo vorrebbe "rilanciare" il Mezzogiorno.

NO guerra NO Muos NO TTIP. Presidio alle 16 all'ambasciata USA

Data di trasmissione
Durata 12m 21s
Il 27 marzoMANIFESTAZIONE  a  Via Veneto (Ambasciata USA) ore  16


 

Il 27 marzo Barack Obama sarà a Roma. In quanto rappresentante della massima potenza militare e politica del mondo, per lui intere zone della città verranno sequestrate per ore, in particolare intorno al Vaticano, al Colosseo, al Quirinale e a Palazzo Chigi. Noi dirigeremo dunque la nostra protesta verso il luogo più simbolico della potenza statunitense : l’Ambasciata Usa.
Protesteremo contro la guerra globale permanente diretta dagli Stati Uniti e condivisa con l'Unione Europea, usando il braccio armato della  NATO, con una strategia che devasta territori e popolazioni col pretesto della difesa dei “diritti umani” e scatena  guerre civili nei paesi che si vogliono dominare. 
Diremo ad Obama, al governo Usa e al governo Renzi che ci opponiamo alla militarizzazione del territorio e alle servitù militari; che sosteniamo totalmente la lotta contro il MUOS e il tentativo di trasformare la Sicilia in un territorio sotto dominio statunitense; che vogliamo  lo smantellamento di tutte le basi in territorio italiano e  la fine della partecipazione dell'Italia alle missioni militari.
Protesteremo contro Obama, in quanto massimo responsabile Usa dei negoziati del Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP) che il suo governo ha avviato con la Commissione Europea : accordo, di cui chiediamo l’annullamento perché serve a potenziare la guerra economica e sociale contro l’ambiente, il lavoro, la salute, l’istruzione, la democrazia, smantellando Beni comuni, diritti sociali, ambientali, igienici e di cittadinanza, regalando totale libertà di azione delle imprese multinazionali.
Contesteremo infine Obama per la pluridecennale prigionia politica negli Usa di Leonard Peltier, nativo “indiano” detenuto da 38 anni, e Mumia Abu-Jamal, attivista nero detenuto da 32 anni.
La questura ha sostenuto ieri che la manifestazione non può svolgersi davanti all’Ambasciata, perchè accordi interstatali con gli Usa impongono di lasciar liberi gli ingressi, potendo il corteo presidenziale cambiare itinerario e decidere di portare Obama all’interno dell’Ambasciata: e ci ha chiesto di recarci a P. Barberini. Abbiamo rifiutato, facendo presente che per entrare all’Ambasciata non è necessario usare Via Veneto. La questura ha infine accettato di consentire la manifestazione anche in una parte di tale via, quella compresa tra P. Barberini e Via S. Isidoro, a circa 100 metri dall’Ambasciata (ben visibile), dove bloccheranno la strada.
 
Ricordiamo infine che la manifestazione è convocata, oltre che da COBAS, Comitati No Muos, Campagna Stop TTIP, Rete No War, Rete della Conoscenza, Link Coordinamento Universitario; Unione degli Studenti, Attac, PRC,  Rete dei Comunisti, A Sud, Un ponte per.., Rete romana solidarietà con la Palestina , Comitato di solidarietà Leonard Peltier, U.S. Citizens for Peace & Justice, Communia, Re:Common,Yaku.