informatica sostenibile
Tecnologia e decrescita
Prosegue il nostro viaggio nella tecnologia, volto ad accorciarne le distanze dal nostro orizzonte di lotta e di cambiamento, a superarne le sempre sane e spesso fondate diffidenze, a ricercarne le qualità intrinsecamente proficue per l'altro mondo possibile a cui miriamo. La tecnologia può essere senz'altro una lente con cui leggere le contraddizioni del capitalismo, dalla deturpazione dei territori, alla fabbricazione di prodotti devastanti per l'ambiente e i contesti socio-economici. D'altro canto è anche possibile vedere il capitalismo come fattore distorcente della tecnologia: un esempio su tutti, quello dell'obsolescenza programmata. Per questo difficile e tortuoso viaggio, ci siamo messi in valigia le considerazioni uscite fuori dalle assemblee della conferenza internazionale sulla decrescita, svoltasi a Lipsia nello scorso settembre. Lungi dal voler dare liste esaustive di caratteristiche desiderate o tassonomie complete delle tecnologie, vi presentiamo alcuni primi risultati su cui riflettere insieme, anche nelle puntate successive. Innanzi tutto i capisaldi inderogabili: A) La vita deve rimanere possibile sulla Terra B) I prodotti devono poter essere usati permanentemente C) L'uso di prodotti non deve promuovere il consumo, ma deve mostrare qualità di autolimitazione D) Occorre tenere in considerazione anche le esternalità negative e in particolare i costi permanenti Abbiamo provato a suddividere le tecnologie che ci interessano in base alla loro relazione con il capitalismo. - Tecnologie che provano a mettere una toppa ai disastri del capitalismo (come quelle legate al riuso) - Tecnologie che competono sullo stesso piano di quelle supportate dal sistema capitalista (ad esempio le tecnologie legate alle energie rinnovabili) - Tecnologie che prescindono dai presupposti capitalisti e generano sistemi nuovi (come il Software Libero e le tecnologie a supporto delle produzioni locali e per l'autosufficienza) - Tecnologie che mirano a disintegrare il capitalismo (come quelle connesse all'hacking e alla privacy) Buon ascolto!
5- 1 Dic - Tecnologia e decrescita
Acqua pubblica e dissesto idrogeologico
Secondo appuntamento con il ciclo di puntate dell'asse tematico "Acqua pubblica e dissesto idrogeologico". Clicca qui per ascoltarla:
4- 24 nov - Acqua pubblica e dissesto idrogeologico
Buon ascolto!
Mutazioni del capitale
- Le emissioni dovranno superare il loro picco, cioè il livello massimo nel 2020
- Le emissioni mondali a effetto serra dovranno diminuire tra il 40 e il 70% entro il 2050 rispetto al 2010
- E dovranno essere totalmente scomparse ( se non addirittura raggiungere livelli inferiori allo 0) entro il 2100
- Nel 2050 bisognerà arrivare ad avere almeno l’80% di energie rinnovabili
- Ed entro il 2100 l’energia fossile dovrà essere eliminata.
- Gli investimenti in energie alternative e nell’aumento dell’efficienza dovranno ammontare a svariate centinaia di miliardi di dollari prima del 2020 (cioè nei prossimi sei anni)
Per ascoltare la puntata, cliccare sul link qui sotto:
3- 10 nov - Mutazioni del capitale
Tecnologia e decrescita
Stasera, lunedì 20 ottobre 2014, seconda puntata di Entropia Massima. Vi aspettiamo alle ore 20:15, subito dopo il GR della sera, per parlare di Tecnologia e decrescita, uno degli assi tematici dell'edizione 2014-2015.
Per ascoltare la puntata, cliccare sul link qui sotto:
2- 20 ott - Tecnologia e decrescita
Torna Entropia Massima!
Stasera, lunedì 13 ottobre, alle 20:15, dopo il GR, torna Entropia Massima con una puntata sull'acqua pubblica. Per la stagione 2014-2015, quattro saranno gli assi tematici:
1) Acqua pubblica e dissesto idrogeologico
2) Tecnologia e decrescita
3) Salute sotto attacco
4) Mutazioni del capitale
Ecco un breve abstract dell'asse tematico che aprirà stasera la stagione. Buon ascolto!
Ciò si configura come un primo passaggio propedeutico alla piena realizzazione del piano di privatizzazione e finanziarizzazione dell'acqua e dei beni comuni che il Governo sembra voler definire compiutamente con la Legge di Stabilità.
In questo provvedimento, probabilmente, verranno inserite quelle norme, in parte già presenti nelle prime versioni del decreto circolate all'indomani del Consiglio dei Ministri di fine agosto, volte a imporre agli Enti Locali la collocazione in borsa delle azioni delle aziende che gestiscono servizi pubblici, oltre a quelle che costringono alla loro fusione e accorpamento secondo le prescrizioni previste dal piano sulla “spending review”. Si arriverebbe, addirittura, a costruire un vero e proprio ricatto nei confronti degli Enti Locali i quali, oramai strangolati dai tagli, sarebbero spinti alla cessione delle loro quote al mercato azionario per poter usufruire delle somme derivanti dalla vendita, che il Governo pensa bene di sottrarre alle tenaglie del patto di stabilità.
Obiettivo di questo anno per quanto riguarda il filone tematico sull'acqua pubblica è seguire da vicino la mobilitazione che il movimento per l'acqua e altre realtà che si battono a difesa dei beni comuni metteranno in campo per contrastare tali processi.
E' possibile ascoltare la puntata al seguente link:
1- 14 ott - Acqua pubblica e dissesto idrogeologico
Bitcoin e crypto-currencies: monete senza stati e senza banche
Le "crypto currencies" sono valute basate sulla crittografia. Bitcoin è la crypto-currency più diffusa, al momento. E' una moneta scarsa, basata su algoritmo che ne permette la produzione fino a una quantità definita e dunque non può essere inflazionata. E' una moneta distribuita, basata su un protocollo peer-to-peer (P2P), dunque è impossibile per una sola autorità gestirla da sola. E' pseudonima, cioè basata su un nick, dunque non proprio anonima. Tutte le persone possono vedere a chi appartiene una certa quantità di moneta, ma non si può collegare direttamente quella quantità ad una persona fisica. E' possibile, però, rendersi completamente anonimi attraverso altri strumenti, per esempio Tor.
E' basata su un protocollo Open Source. E' dunque possibile per gli utenti collaborare in modo decentranto per modificarla. Creare un portafoglio per accogliere i bitcoin è facile. Occorre generare una chiave pubblica da distribuire e una privata da custodire. Attraverso la chiava privata, solo il proprietario può accedere al wallet (portafoglio). Per creare il wallet si possono usare software su computer, ma ultimamente è più diffuso il metodo di utilizzare servizi in cloud. Solo quando accediamo attraverso il nostro browser, possiamo decrittare in locale ed entrare nel sistema per gestire il proprio portafoglio. Ma sconsigliamo questo metodo per ragioni di privacy. Meglio usare i programmi in locale sul proprio computer, anche se è un po' meno immediato.
Per entrare in possesso di Bitcoin. si possono fare 2 cose. La prima è minarli, come con l'oro. Esiste un algoritmo che attraverso un protocollo permette la generazione di nuovi Bitcoin. L'algoritmo tende asintoticamente a non poterne creare più (tra qualche decennio). La difficoltà di minare è appunto sempre più costosa, come con l'oro, il petrolio ed altri materiali preziosi scarsi. Mano a mano che si estrae, ci vogliono macchinari sempre più costosi. Fino a qualche anno fa era possibile crearli con il computer di casa, oggi solo allestendo un'industria si possono creare Bitcoin in modo vantaggioso. La seconda possibilità è comprarli da chi ce li ha. Sono molto distribuiti, grazie al processo di mining fatto nei primi anni, e si possono ottenere semplicemente scambiando tramite libero mercato. Si può dare beni o servizi in cambio di bitcoin (spesso lavori online). Ci sono poi exchange online: si fa un bonifico bancario e i possessori di bitcoin li assegnano alla nostra chiave privata. In alcune capitali europee come Berlino e Londra, lo si fa acquistando in contanti tramite smartphone.
La manipolazione del denaro ad opera degli stati può creare cicli e bolle economiche di entità macroscopiche. Il mercato sta scoprendo il valore dei bitcoin e questo causa oscillazioni che in questa fase sono molto ampie. Ma non può esserci controllo malizioso da parte di un potere che abbia una facoltà di manovra privilegiata, come uno stato. Può esserci, però, accaparramento da parte di chi ha hardware e risorse informatiche. E questo potrebbe aprire scenari su cui vigilare. Anche per decidere di percorrere altre strade. Durante la trasmissione, infatti, parliamo anche di freecoin/Dcent, un progetto alternativo basato sullo stesso principio di Bitcoin, che valorizza la partecipazione diretta ai processi sociali e la cittadinanza attiva.
Le amazzoni: un lignaggio femminile nella storia
LE AMAZZONI: UN LIGNAGGIO FEMMINILE NELLA STORIA
Il significato del termine “amazzone”, che per molto tempo è stato erroneamente tradotto dagli studiosi “quella senza seno”, alimentando così molte storie e leggende sulle guerriere amazzoni che si tagliavano un seno per poter tirare con l’arco e le frecce, recentemente è stata ritenuto superato dai linguisti. Nel suo libro favoloso, Warrior women, Jeannine Davis-Kimball documenta come la parola amazzone derivi da un termine proto-indoeuropeo che significa “ quella senza marito”.
Secondo lo studio di Vicky Noble, la teoria è questa: quando gli invasori dediti alla pastorizia vennero in contatto con le culture matriarcali, le videro come “amazzoni” cioè quelle senza marito. Durante una visita a Efeso viene a sapere che la città era stata fondata da una Regina Amazzone chiamata Efesia (2.000 p. e.c.).
Ci sono le amazzoni dell’area frigia, delle steppe caucasiche della via della seta, ma esistono altre Amazzoni che sono narrate nel libro di Heide Goettner- Abendroth nel libro Le Società Matriarcali – studi sulle culture indigene del mondo.
Ma le amazzoni sono un mito, una leggenda oppure una realtà storica? Ne parliamo lunedì 3 gennaio alle ore 20:15 in Entropia Massima. Stay tuned!
Ecco la puntata del 3 gennaio 2014
Puntata 17 - 3 gennaio 2014 - Società matriarcali
FreePTO: vita dura per la repressione
Il web diventa sempre più uno spazio di controllo, dominato da colossi fuori controllo. Impariamo a proteggerci quando usiamo la rete Internet, a salvaguardare le nostre comunicazioni e i nostri dati personali. Durante la puntata di oggi parleremo di come vengono intercettate le informazioni in rete, di come comunicare in modo sicuro via chat e via mail, di come proteggere i dati, di come navigare in internet senza essere visti. Lo faremo con uno degli sviluppatori di FreePTO, una distribuzione GNU/Linux predisposta per la tutela della nostra privacy. Completa e pronta all'uso, FreePTO viene distribuita su penna USB, per poterla portare sempre in tasca.
Ascolta la puntata:
Matriarché: il principio materno per una società egualitaria e solidale
C’è stato un momento nella storia dell’umanità in cui sono esistite società egualitarie e solidali, fondate sull’armonia con la natura? Secondo alcuni non solo ci sono state ma esistono tuttora, in alcuni luoghi del mondo, società pacifiche, fondate sull’equilibrio di genere e in accordo con la natura. Si tratta di organizzazioni matrilineari o matrifocali in cui la maternità è considerata il valore fondante. Matriarché è un progetto interdisciplinare volto proprio allo studio di queste società che, in passato, ma soprattutto nel presente creano un contesto sociale più armonico, dove la relazione uomo-donna e le relazioni in generale sono fondate sui princìpi della cura e della nonviolenza.
Partendo dal lavoro della ricercatrice tedesca Heide Goettner – Abendroth tradotto finalmente in italiano nel libro le società matriarcali proveremo a mettere in evidenza la connessione tra le società matriarcali e le “sensate” società della decrescita.
L'autrice scrive : “ In questi studi c’è comunque una aspetto che supera per importanza tutti gli altri, ed è l’insegnamento che offrono le società matriarcali, dalle quali possiamo trarre soluzioni ai problemi sociali di oggi ed il coraggio per fare i passi politici necessari a stimolare il processo di trasformazione della società patriarcale in una società umana. Alla luce delle profonde crisi ecologica, economica e politica che oggi stiamo affrontando, questa è un’assoluta necessità.”
L’idea che esisteva una forma di società chiaramente distinta dal patriarcato comparve solo nel XVIII e XIX con il lavoro di J.J. Bachofen e altri. Nel 861 scrive “Il diritto della Madre” aprendo la strada alla discussione in questo campo.
Tuttavia nel 1724 Joseph Francois Lafitau propone una narrazione della vita quotidiana degli Irochesi, presso i quali viveva in Canada, dando una descrizione particolareggiata specialmente per quanto riguarda l’importante ruolo delle donne. Il suo libro è un importante fonte di dati.
Il malinteso nato sull’idea del dominio delle donne è dovuto proprio allo studio di Bachofen che, scrivendo del matriarcato, usava anche il termine ginocrazia e diritto della madre. Questo pregiudizio ostacola ancora oggi la ricerca inerente gli studi matriarcali.
Ne parliamo lunedì 9 dicembre in Entropia Massima. Saranno presenti con Daniela Degan (Laboratorio Itinerante della Decrecita) Monica di Bernardo e Francesca Colombini le curatrici del Libro "Matriarché. Il principio materno per una società egualitaria e solidale".
sollecitazioni su forme di socialità più armoniche e dove il rispetto tra i generi sia reale.
Ecco la puntata del 9 dicembre 2013:
Puntata 8- 9 dicembre 2013 - Società matriarcali