Continua la resistenza della popolazione Mapuche nelle aree di confine tra il Cile e l'Argentina dopo la violenta repressione dello scorso Gennaio. Ne parliamo con una compagna della Red Internacional de defensa del Pueblo Mapuche.
Con Davide Conti, storico e archivista, riannodiamo i fili e le parti oscure della Liberazione dal nazi-fascismo.
In nome dell'anticomunismo, le dirigenze dell'Italia repubblicana e post-fascista impedirono l'epurazione nella magistratura, nelle forze dell'ordine e nell'esercito, proteggendo inoltre i criminali fascisti fuggiti all'estero; il codice penale Rocco è uno dei tanti esempi di queste scelte. E' quello che Davide Conti ha definito il "peso della continuità dello Stato" ("il manifesto", 24.04.2016).
Nella seconda corrispondenza, Gavino ci illustra la storia (piuttosto oscura) dell'oro di Dongo, ovvero alcuni beni sequestrati dai partigiani ai fascisti repubblichini. Tra i tanti, oltre a Mussolini, anche il boia Graziani fu catturato nei dintorni di Como. Emergono tratti opachi anche su alcuni omicidi nel comasco nell'immediato dopoguerra.
L'intervista allo storico De Luna è consultabile qui, quella a Luciano Violante qui.
Al Pigneto-Prenestino, quadrante est di Roma, l'appuntamento per festeggiare il 25 aprile è in piazza Persiani Nuccitelli: alle 10, una pedalata raggiungerà il corteo antifascista; poi alle 12, avrà inizio una giornata di “autogestione e autodeterminazione contro ogni sfruttamento, fascismo e razzismo” (programma completo qui: https://www.facebook.com/events/430774437100673/)
Tantissime le attività in programma: oltre a perfomarce teatrali e circensi e a presentazioni e dibattiti, alle ore 16 è previsto il percorso Storico della Liberazione: “PIGNETO '44 - RIBELLI!” con la partecipazione di storici e protagonisti. Durante il pomeriggio tornei di calcio a 5, ping pong e biliardino, dalle 20 concerti.
Durante tutta la giornata si mangia e si beve in piazza, con prodotti da agricoltura e allevamento naturale e a km zero.
La giornata vedrà anche l'inaugurazione di tre lapidi a ricordo di tre donne partigiane.
Alessandra, compagna del quartiere Pigneto, ci presenta le iniziative e ci fa un quadro generale della memoria antifascista del quartiere. Dalla Resistenza di ieri all'antifascismo di oggi.
Nonostante le aggressioni subite dai sionisti romani (si ricordi il corteo di due anni fa), la comunità palestinese aderisce alla manifestazione di domani (ore 10 dalla stazione metro Colosseo).
I palestinesi saranno in piazza con le loro bandiere per ribadire e praticare la loro lotta contro l'occupazione sionista in Palestina.
Ascolta la corrispondenza con un compagno palestinese.
Nella puntata di oggi, mercoledì 20 aprile, Sapienza Clandestina ha dato largo spazio ad Achtung Banditen e alle varie iniziative che si terranno nella rassegna resistente in corso all'università "La Sapienza" di Roma.
Con lo storico Davide Conti ricordiamo l'eccidio compiuto dai nazi-fascisti a Forte Bravetta, a Roma.
Il 31 gennaio 1944, quando Roma è occupata dalle forze nazi-fasciste, vengono arrestati dieci cittadini, militanti della Resistenza, accusati di tramare contro il "governo tedesco". Sottoposti a torture, i dieci verranno barbaramente fucilati a Forte Bravetta, una costruzione fortificata in zona via Portuense.
Oggi il forte è un'area comunale adibita a verde pubblico.
Nel corso del collegamento si ricorda anche Massimo Gizzio, studente comunista romano morto il 1 febbraio 1944 dopo un infame agguato nazifascista.
A Dongo (provincia di Como) le istituzioni locali hanno trasformato il locale Museo dei Partigiani della Resistenza in un ambiguo "Museo di fine guerra" con un discutibile indirizzo scientifico (http://www.museofineguerradongo.it/).
Oltre all'esecrabile operazione di revisionismo storico e ad alcuni falsi storici costruiti ad hoc, in tale museo la storia viene ridotta ad una sorta di videogame (sono previsti, nel venturo museo, anche videogiochi in cui si deve catturare Mussolini per ucciderlo) con grave danno per la memoria storica (antifascista e partigiana) che quelle terre conservano.
All'alba di questa mattina circa 100 miliziani dell'Isis hanno portato un nuovo attacco alla città di Kobane: passando travestiti da combattenti delle YPG attraverso il valico di frontiera di Mursitpinar, quindi provenienti dal territorio turco, hanno fatto esplodere delle autobomba che hanno provocato – al momento – circa 42 morti e 60 feriti, quasi tutti civili.
Adesso, ciò che rimane del commando dell'Isis è asserragliato in una scuola nel centro città e in un villaggio alla periferia, e le Asays (forze di pubblica sicurezza autorganizzate) stanno cercando di ricacciarli indietro.
Ne parliamo con un compagno kurdo che si trova nei territori del Kurdistan turco.
Domani alle ore 17 al Largo delle Terme gordiane, in occasione del 71° anniversario della Liberazione di Roma, il Collettivo Promakos organizza la presentazione del libro di Lello Saracino sulla storia di Nicola Ugo Stame, tenore e partigiano della formazione Bandiera Rossa, ucciso alle Fosse Ardeatine.
Oltre all'autore del libro sarà presente lo storico della Resistenza Davide Conti.
Il Centro di documentazione territoriale Maria Baccante/Archivio storico Viscosa e il Museo storico della liberazione di via Tasso presentano tre giorni di iniziativa per ricordare la storia di un luogo legato alla tortura e alla liberazione, negli stessi giorni in cui viene ricordata la liberazione di Roma dal nazifascismo. Un modo per portare le idee e le storie della Resistenza in mezzo alle strade e alle piazze, in un parco pubblico nato dove sorgeva una delle più grandi fabbriche di Roma e dove oggi è attivo un ricco lavoro di ricerca e documentazione sulla storia e sul territorio.