Presidio solidali contro sgombero Torino
Presidio in solidarietà dei resistenti sul tetto della casa da poco occupata e subito sottoposta a un tentativo di sgombero con grande spiegamento di mezzi .
Presidio in solidarietà dei resistenti sul tetto della casa da poco occupata e subito sottoposta a un tentativo di sgombero con grande spiegamento di mezzi .
http://coordinamenta.noblogs.org/post/2015/04/26/podcast-della-trasmissione-del-22042015/
Puntata del 22/04/2015 “ Ri-Conosci il fascismo/Continua a R-Esistere”
“ Omaggio alle donne che resistono/Fascismo di ieri, fascismo di oggi/Mercanti di morte/Colloquio con Ilenia Rossini”
Stralci da:
di Ilenia Rossini /Roma aprile 2014 (Introduzione al libro “Un fiore che non muore” RedStarPress,2014)
“…In molti di questi frammenti, tuttavia, si sente-pesante come un macigno-il peso più o meno esplicito della parola “anche”. Ci sono gli uomini, i valorosi e coraggiosi combattenti e accanto a loro ci sono anche le donne.(….) Gli uomini, dunque, sarebbero stati la Resistenza, mentre le donne vi avrebbero “contribuito”: ma “contribuire” non è sinonimo di “essere parte”, è più che altro un’azione di supporto, una convergenza momentanea e parallela alla lotta armata. Il contributo femminile non viene considerato un fattore fondamentale per lo sviluppo stesso della lotta resistenziale: ma perché?
La risposta a questo interrogativo tocca un nodo culturale di fondamentale importanza: la supposta incompatibilità delle donne con la guerra, che trova la sua origine nella contrapposizione tra la possibilità di dare la vita e quella di toglierla(…)
La difficoltà nell’affrontare il rapporto tra donne e violenza agita è presente anche nella maggior parte delle analisi e delle opinioni sull’esperienza femminile in organizzazioni rivoluzionarie che scelsero la lotta armata, in particolar modo degli anni ’70 e ’80. Una presenza che stupisce l’opinione pubblica, ogni volta sorpresa nel constatare che tra i “terroristi”-uso questo termine per fedeltà alle opinioni correnti, pur rifiutando che la categoria di “terrorismo” si possa applicare alle formazioni armate di sinistra degli anni ’70 e ’80- “c’era una donna”: si notava così che anche le donne fanno la lotta armata….”
Presidio e bancheto informativo e di ristoro dei compagni/e di Roma Est e lavoratori i lotta
Adalet Omar coopresidnete del parlamento del cantone di Cizire in Rojava fa un punto sulla situazione di Kobane e della Siria, rilanciano la lotta per l'autodeterminazione dei popoli che i curdi stanno portando avanti contro il capitalismo e per il confederalismo democratico.
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Martedi 24 giugno a Torino è mancata Bianca Guidetti Serra, antifascista, partigiana e avvocato. Nata nel 1919, Bianca è stata una figura centrale del nostro '900. Tra le primissime avvocate penaliste donne, spese le sue capacità ed energie a difendere i più deboli, partecipando a suo modo al movimento operaio e a quello femminista, sempre in prima linea per difendere chi non aveva i mezzi per farlo da solo o da sola. Abbiamo cercato di ricordare l'importanza della sua vita e della sua personalità con l'aiuto di due persone che la conoscevano bene: Santina Mobiglia, scrittrice e intellettuale torinese, co-autrice dell'autobiografia “Bianca la Rossa” (Einaudi 2009), e Marco Revelli, sociologo e vicepresidente del Centro Studi Piero Gobetti di Torino. Qui trovate la trasmissione completa (circa 60 min.) e gli interventi dei nostri ospiti (circa 15 min. ciascuno). L'immagine è di Fulvio Ichestre (http://fulvioichestre.blogspot.it)
Questa notte forte incursione dell'esercito israeliano a Nablus e a Ramallah dove sono stati uccisi due ragazzi. Forte gli scontri e la resistenza palestinese. Questa mattina a ramallah manifestazioni anche contro l'autorità palestine e la sua polizia per il loro silenzio e l'attacco che hanno portato avanti contro le famiglie dei prigioniri palestinesi in sciopero della fame.
Due corrispondenze. Una da Nablus e una da Ramallah.
Ricordo delle Fosse Ardeatine e dell'azione partigiana di via Rasella nel 70esimo anniversario.
Interviene Davide Conti, ricercatore in Storia Contemporanea e autore di "Lo Stato repubblicano e Via Rasella" pubblicato all’interno del libro di Rosario Bentivegna “Achtung Banditen. Prima e dopo Via Rasella” Mursia, Milano, 2004.
L'articolo citato è: G. De Luna, "70 anni fa. Via Rasella, quell'attentato non anticipava le Br", su "Il Venerdì de la Repubblica", n. 1357.
Sabato pomeriggio la locale sezione dell’Anpi di Como e l’Istituto di Storia contemporanea “Pier Amato Perretta” avevano organizzato un incontro pubblico con la storica Alessandra Kersevan all’interno della sala delle conferenze della Circoscrizione 1. L’incontro mirava a ricordare che “Tra il 1941 e l’8 settembre del 1943, il regime fascista e l’esercito italiano misero in atto un sistema di campi di concentramento in cui furono internati decine di migliaia di jugoslavi: donne, uomini, vecchi, bambini, rastrellati nei villaggi bruciati con i lanciafiamme. Il sindaco del PD di Como su pressioni di Militia ha impedito l'uso delle sale del comune.
Si parla molto in questi giorni di vivibilità dei quartieri di Roma, ma che vuol dire per le donne sicurezza? Non certo quella della militarizzazione dei territori. Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano, con questo slogan oggi alle 17 alle cagne sciolte, viale ostiense 137, secondo appuntamento cittadino per preparare la passeggiata del 2 febbraio prossimo.
Una corrispondenza dal presidio antifascista di Albano contro la celebrazione delle esequie di priebke a cui la popolazione dei Castelli sta partecipando in massa.
La corrispondenza con un compagno