Aggiornamenti dal Rojava
Due audio nel primo parliamo con una compagna in Rojava( collegamento in francese con traduzione in italiano) e successivamente con un compagno che dall'Italia ci descrive la situazione attuale in Rojava e in Turchia.
Due audio nel primo parliamo con una compagna in Rojava( collegamento in francese con traduzione in italiano) e successivamente con un compagno che dall'Italia ci descrive la situazione attuale in Rojava e in Turchia.
Le ultime elezioni in Tunisia hanno visto un aumento dell'astensione e portato al ballottaggio di ottobre due candidati fuori dai partiti tradizionali che ne escono sconfitti in una situazione di grosso malessere sociale. Sono state indette per il prossimo 12 dicembre le elezioni in Algeria, ma ancora lo scorso venerdì, il 31°, la piazza continuava a chiedere le dimissioni di Bensalah con slogan sempre più duri. In chiusura una riflessione sui rinnovati interessi della Russia in Africa.
In apertura ci colleghiamo con il CSA Next Emerson di Firenze, dove è appena stata inaugurata la mostra Bin/Art: una mostra che traccia una storia dell'arte digitale - e dunque dell'informatica - dagli anni '60 al 2001. Intervistiamo anche Antonio Glessi - autore di una delle opere esposte - e parliamo con lui del tema della creatività osservando come la creazione di nuovi contenuti sia incoraggiata nelle piattaforme attuali, ma che al contempo esse incanalano così tanto il processo creativo da togliere ogni radicale novità.
Parliamo poi della legge recentemente approvata in Russia, che mira a centralizzare la gestione di Internet e mette le basi per eventuali scelte "autarchiche" successive.
Chiudiamo con notiziole varie ed eventuali.
Haftar sta andando avanti nell'attacco a Tripoli. Con un compagno approfondiamo la crescita di Haftar e le alleanze su cui può contare.
Presentazione del numero speciale della rivista "Il Ponte" (nn. 11-12, anno LXXIII) dedicato alla Rivoluzione Russa:
1917 e dopo: la Russia e l'Occidente
Presentiamo la rivista con Andrea Panaccione, curatore del volume e direttore scientifico della Fondazione Giacomo Brodolini di Milano.
Presentiamo la Guida alla Mosca ribelle (Voland, 2017) con la sua autrice Valentina Parisi.
Ennesima vittoria di Putin alle elezioni presidenziali della Federazione Russa.
Ne parliamo con Giancarlo Castelli, collaboratore di eastwest.eu.
Intanto anche i "putinisti" bocciano la flat tax di matrice berlusconiana-salviniana (leggi qui).
La Federazione Russa si avvicina al voto presidenziale (18 marzo 2018). Favorito, ovviamente – ça va sans dire – lo zar Vladimir Putin.
Ne parliamo con Giancarlo Castelli, collaboratore di East-west.
Lo stesso Castelli ci informa, con un post sul suo profilo Facebook, che due anarchici e antifascisti russi di Mosca, Elena Gorban' e Aleksej Kobajdze, sono stati arrestati dall'Fsb perché riconosciuti tra gli autori di un assalto ad una sede del partito putiniano, "Russia unita". Accusati di vandalismo sono stati messi in isolamento. Durante l'interrogatorio dei due a Mosca si è svolta una manifestazione spontanea di antifascisti nel centro della capitale, sulla Mjasnitskaja.
Un compagno Kurdo ci racconta il presidio sotto l'ambasciata russa in solidarietà col cantone Kurdo di Afrin sotto l'attacco dell'esercito turco.
Uscendo dal gorgo del circo mediatico che attanaglia le narrazioni contemporanee sulla Corea del Nord di Kim Jong-un, facciamo delle valutazioni geopolitiche con Alessandro Albana, dottorando in studi politici a Bologna e collaboratore di Cinaforum (qui i suoi articoli).
Le relazioni diplomatiche tra Repubblica Popolare Cinese e Corea del Nord stanno cambiando: la Cina, che sta riallacciando i rapporti con Seul, ha definitivamente abbandonato la linea di sostegno incondizionato al regime di Kim Jong-un, sostenendo una forte politica di denuclearizzazione della penisola coreana. Ma quale ruolo giocano altri attori come la Russia (che confina per pochi kilometri con la Corea del Nord), il Giappone e la Corea del Sud? E quanto sta incidendo il nuovo corso di Donald Trump?