Due giornate particolarmente tese all'Università La Sapienza di Roma, facciamo il punto della situazione in attesa della manifestazione che è stata indetta dai collettivi universitari questo pomeriggio.
Azione Universitaria si presenta nelle facoltà della Sapienza in vista delle elezioni universitarie e viene cacciata da student* antifascist*, in collegamento un compagno ci racconta i fatti e le riflessioni a riguardo.
Assemblea pubblica per discuterne oggi 21 Novembre alle H. 11 davanti la facoltà di Giurisprudenza.
ore 18 AGGIORNAMENTO con la seconda corrispondenza
Una compagna del Comitato contro la repressione delle lotte per la Palestina libera ci parla dell'iniziativa di venerdì 5 luglio ore 16.30 che si terrà nell'auletta autogestita della Facoltà di Lettere La Sapienza.
Ricordiamo l'appuntamento di lunedì 8 luglio alle ore 8 a piazzale Clodio (davanti il tribunale) per sostenere Stella e Mohamed processati per il corteo del 16 aprile a La Sapienza.
Il 16 aprile si è tenuta una manifestazione in Sapienza conclusasi con l'arresto di due compagn. I due sono stat processat in direttissima il giorno seguente e le udienze (separate) sono state rinviate di mese in mese. Le prossime sono previste per l'8 luglio.
Emiliano Mohamed, uno degli avvocati di Stella, ci spiega cosa è successo in aula fino ad oggi.
A 55 anni dal movimento Stonewall ci ritroviamo anche quest'anno in università in ricordo dei primi moti di rivolta dell3 nostr3 compagn3 per vedere da dove siamo partit3: la lotta è ancora lunga ma la liberazione sempre più vicina
Continuano a provare a piegarsi e sminuirci ma noi risorgiamo con i nostri corpi in lotta, perché ogni giorno esistiamo consapevoli che le nostre esistente e identità sono anche politiche
Sappiamo che la lotta queer deve essere intersezionale e non può esistere senza transfemminismo, antirazzismo, decolonialità e antiabilismo e ci vogliamo impegnare per dar voce anche alle soggettività spesso dimenticate e tokenizzate in questa societa eterocisbianconormata.
Quest'anno scendiamo in corteo nella nostra città universitaria anche accanto all3 nostr3 compagn3 palestinesi che dopo l'oblio in cui erano stat3 mess3 finalmente il mondo ha aperto gli occhi sul genocidio etnico in atto
Invadiamo l'università con rivendicazioni e richieste politiche che non possono essere invisibilizzate con il rainbow washing della Sapienza che strumentalizza i nostri corpi mentre continuano ad esserci difficoltà con la carriera alias e molestie omobilesbotransfobiche
Con la rabbia e il fuoco della rivoluzione ci vediamo il 𝟯𝟬 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗮𝗹 𝗦𝗮𝗽𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗣𝗿𝗶𝗱𝗲 prima in corteo con tutt3 le nostre compagn3 per riprenderci almeno per un giorno i nostri spazi e renderli safe mentre ci riprendiamo tutte le città con l'arrivo del mese del Pride.
Oggi era prevista la presenza del Presidente Mattarella a La Sapienza, ma nessuno sembra averlo visto, mentre dalle tende si resiste alla repressione e alle cariche della polizia.
Il 17 aprile in Sapienza è stata una giornata di lotta e smascheramento dei rapporti che l'università coltiva (e non vuole interrompere) con la guerra e Israele. Centinaia di studenti hanno sfilato nella città universitaria, la risposta è stata tanta polizia. Non stupisce ma chiarifica: in un contesto di guerra è necessario serrare i ranghi e chi prova a rompere le righe viene represso. All'interno di questo quadro si colloca il racconto mediatico che viene fatto della giornata di ieri e che prova a delegittimare e criminalizzare chi ieri è stato in università.
Da questi microfoni facciamo un racconto diverso, sentiamo la voce di chi ieri si è vissuto la giornata in prima persona.
Nell’ambito di un’ampia mobilitazione a sostegno del popolo palestinese, chiamiamo un’ ASSEMBLEA APERTA IL 21/03 in vista di una mobilitazione per far sentire la nostra voce al Senato accademico del 26/03.
Dopo il corteo in città universitaria del 05/03 noi studentə sentiamo l’esigenza di un confronto orizzontale per acquisire consapevolezza e decidere insieme come muoverci.
Vogliamo costruire un’assemblea pubblica di confronto, ci saranno tavoli di lavoro per approfondire i temi della complicità delle nostre università ed istituzioni con il genocidio in corso.
Le nostre richieste alla dirigenza dell’Ateneo rimangono le stesse:
-STOP ACCORDI con chi produce la guerra
-STOP ACCORDI con le università israeliane
-CHIARA PRESA DI POSIZIONE dell’Ateneo.
Le nostre idee e la nostra solidarietà devono entrare nel senato accademico con richieste forti e precise!
Due compagne del Collettivo di Via Salaria ci raccontano dell'assemblea non mista di ieri pomeriggio e della conseguente occupazione della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione in via Salaria 113. L'occupazione è non mista.