La situazione dei rifugiati in Medio Oriente
Un redazione sulla situazione allucinante dei rifugiati in Giordania e in Libano.
Un redazione sulla situazione allucinante dei rifugiati in Giordania e in Libano.
Con il giornalista de Il sole 24h Alberto Negri e con un compagno al telefono analizziamo gli attentati al Parlamento iraniano e al mausoleo di Khomeini. Usa e Arabia Saudita stanno nuovamente attaccando l'Iran? L'Europa e soprattutto l'Italia continuano ad essere grandi esportatori di armi per conflitti che destabilizzano ancora di più il Medio Oriente. Ma queste politiche si ripercuotono pesantemente in Europa.
Il 5 giugno 1967 iniziava la Guerra dei sei giorni (5-10 giugno) tra Israele e forze arabe pro-Palestina.
Facciamo un'analisi della congiuntura dell'epoca e odierna con Vincenzo Miliucci, compagno internazionalista.
Intanto un'indiscrezione del New York Times (leggi qui)conferma che Israele avrebbe usato la bomba atomica nel Sinai per dissuadere l'Egitto di Nasser e imporre l'intervento della comunità internazionale.
Un'analisi con Alberto Negri degli scenari che si potrebbero aprire nella politica in Mediorientale, dopo l'attacco missilistico condotto martedì scorso dagli Stati Uniti contro l'aereoporto siriano di Khan Shaykunin.
Durata: 12':11"
Corrispondenza antipasto con Davide Grasso, combattente internazionale delle YPG, tornato in Italia da pochi mesi dopo aver partecipato alle operazioni militari delle forze siriane democratiche in Rojava.
Mercoledi prossimo Davide sarà presente alle tensostrutture del pratone della Sapienza (h16) per raccontare la propria esperienza.
Un' occasione per ribaltare la narrazione tossica che stampa e televisioni fanno del conflitto civile siriano ed affrontare la crescita del fenomeno jihadista in medio oriente come in Europa.
Cosa succede in Siria e come leggere l'avvento di Donald Trump nella geopolitica del Medio Oriente? Qual è la situazione in Kurdistan?
Ne parliamo al telefono con Alberto Negri, corrispondente per il "Sole24Ore", e in studio con Marco Santopadre, giornalista di Contropiano.
[estratto da Vengo anch'io]
Lunga intervista con un compagno curdo, andata in onda durante l'ultima puntata di Silenzio Assordante.
Il prossimo 24 settembre è stata indetta una manifestazione nazionale a Roma in solidarietà con la resistenza curda attaccata in Rojava e nel Kurdistan curdo. Tutto ciò mentre l'Unione Europea continua a versare soldi alla Turchia per la gestione dei profughi frutto di una guerra, quella siriana, causata dalla stessa UE e dalla stessa Turchia. Corrispondenza e commenti.
Qui l'appello per una mobilitazione nazionale a sostegno del popolo curdo e della rivoluzione democratica in Rojava: http://www.uikionlus.com/appello-per-una-mobilitazione-nazionale-a-roma-il-24-settembre
Riflessioni e considerazioni sulla crisi in Medio Oriente con Alberto Negri, analista geopolitico e giornalista de "Il Sole 24 Ore".
[estratto da Vengo anch'io, 4 settembre 2016]
Nella foto: una mappa del cantone di Cizre. Cliccate sulla foto per ingrandire.
Riproponiamo le corrispondenze di un compagno da Kobane [via Radio Onda d'Urto]
I carri armati della Turchia, ottenuto il beneplacito di Usa e Russia, sono entrati in Rojava, il territorio nel Nord della Siria strappato agli jihadisti di Daesh dalla resistenza popolare di Ypg e Ypj, le milizie a maggioranza curda (ma non solo curde, vista la presenza di milizie arabe e di altre componenti, riunite nelle Forse Democratiche Siriane capaci di dare vita, nel dramma della guerra siriana, a un progetto politico rivoluzionario come quello del confederalismo democratico.
L’obiettivo ufficioso dell’operazione turca “Scudo dell’Eufrate” lanciata mercoledì 24 agosto nel giro di poche ore è diventato quello ufficiale: impedire l’unificazione delle due aree liberate dalla resistenza curda, ricacciando YPG e YPJ a est del fiume Eufrate, come richiesto anche dal vicepresidente Usa Joe Biden, volato a Istanbul per siglare la rinnovata intesa con la Turchia, sulla testa dei curdi: “Abbiamo detto chiaramente alle Forze siriane democratiche e al Pyd (curdi siriani) che dopo l’operazione di Manbij devono tornare al di là del fiume (a est dell’Eufrate, ndr) e, se non lo faranno, non avranno il supporto degli Stati Uniti”, ha detto Biden incontrando a Istanbul il premier turco, Binali Yildirim.
Da Kobane, nella Siria liberata da compagne e compagni curdi (e non solo), abbiamo raggiunto l’inviato di Radio Onda d’Urto (clicca qui per l’archivio con tutti gli audio) e Infoaut, che nel corso dell’ultimo fine settimana di agosto ci ha mandato diversi aggiornamenti audio sia per quanto riguarda la situazione sul terreno che alcune prime analisi di carattere politico.
Le proponiamo di seguito, divise per argomento:
Audio da Kobane sul contesto internazionale dell’attacco da parte della Turchia
Audio da Kobane sulle strategie mediatiche in atto in merito all’attacco della Turchia
Audio da Kobane sulla situazione tra Jarablus e Manbji, la zona più calda (prima parte)
Audio da Kobane sulla situazione tra Jarablus e Manbji, la zona più calda (seconda parte)