Con Paola Rivetti, professoressa associata di scienze politiche della Dublin City University, a partire dal comunicato che Sesamo (Società per gli studi sul Medio Oriente) ha pubblicato in occasione della giornata internazionale dell'istruzione, discutiamo della situazione in cui versano le università e complessivamente il sistema dell'istruzione a Gaza e in Cisgiordania.
Con i compagni e le compagne del Collettivo universitario di Zaum abbiamo parlato dello spazio di ZONA1 che ha fatto tante iniziative nell'ultimo periodo ma che da poco tempo ha subito uno sgombero da parte della rettrice. L'università è sempre più militarizzata e le richieste degli studenti vengono gestite dalla polizia e non dalla rettrice.
Sono già oltre tremila gli accademici e le accademiche italiane che hanno aderito all’appello inviato al ministro degli Esteri, alla ministra dell’Università e alla Conferenza dei rettori delle università, per chiedere un’azione urgente per un cessate il fuoco immediato nella Striscia e il rispetto del diritto umanitario internazionale.
Ne parliamo con Paola Rivetti, professoressa associata presso la Dublin City University.
Corrispondenza con la Sapienza di Roma, alla facoltà di Giurisprudenza, che ieri ha occupato in seguito ad un atto vandalico di fascismo. I fascisti di Azione Universitaria hanno operato atti di minacce e intimidazioni, fino a devastare l'aula occupata e autogestita di Giurisprudenza. Sempre contro ogni forma di fascismo!
Continua la mobilitazione al fianco di Alfredo e ne prendono parte anche gli/le studenti della Statale di Milano occupando la propria università. Sabato sempre a Milano ci sarà un corteo cittadino da piazza 24 maggio alle ore 16
A quasi due mesi dall’inizio dello sciopero della fame di Alfredo Cospito e di Anna Beniamino, continua la campagna all’interno del primo ateneo romano. Il prossimo obiettivo far esprimere la Rettrice Antonella Polimeni, che ancora tace di fronte alle richieste di una presa di posizione coerente con quelle precedenti manifestate dagli striscioni “verità e giustizia per Giulio Regeni”. La lettera aperta al corpo docenti continua a circolare e gli studenti e le studentesse continuano a battere il chiodo, affinché di 41 bis si parli per quello che è : una tortura.
L’intento dei collettivi è quello di costruire una visione critica con la quale interpretare la narrazione dominante dei fenomeni del nostro tempo, per emanciparsene, nonché capire di quali strumenti si ha a disposizione. Si aprirà con un dibattito di presentazione delle iniziative, si continuerà provando a mettere a critica i diversi modi in cui vengono presentate rivoluzioni, resistenze e forme di antiimperialismo dai media occidentali, partendo dagli esempi di Rojava, Palestina e Iran. Uno dei temi che toccherà la riflessione sarà la fornitura di armi in Ucraina, ingombrante nelle narrazioni dominanti, tanto da togliere totalmente spazio agli ambiti di autonomia dal basso che provano a rispondere alla guerra. Si proseguirà con un’analisi del mondo dei social dalla prospettiva diretta di chi prova a confrontarsi con quell’ambito, necessario per comunicare e aprire spazi di informazione alternativa ma che incontra problemi rispetto alla semplificazione dei temi politici o che comunque incontra l’ostacolo di un algoritmo che risponde ad un meccanismo di viralità e profitto.
Il grande tema dell’ecologia politica, grazie alla collaborazione con diversi collettivi, verrà affrontato in una maniera diversa, pratica, attraverso la costruzione di laboratori artistici per reinventarsi pratiche quotidiane collettive di autorecupero.
In questa corrispondenza andiamo in California dove un dottorando ci fa una panoramica del sistema universitario californiano anche a fronte dello sciopero indetto dal sindacato UAW (United Auto Workers). Si parla delle rivendicazioni avanzate in particolare sui quattro punti chiave che hanno portato dottorande, dottorandi e tutte le altre categorie di lavoratori e lavoratrici presenti nelle università a scioperare.