Rosi: il cinema come impegno civile
Redazionale in memoria di Francesco Rosi, scomparso sabato 10 gennaio all'età di 92 anni.
Rosi è stato senza dubbio uno massimi esponenti di quel cinema d'inchiesta italiano che molta fortuna ha avuto nella seconda metà del Novecento: "cinema pol-pop" (politico-popolare), si potrebbe dire con le parole di Elio Petri.
Forte, inoltre, il suo sodalizio artistico con Gian Maria Volontè.
Tra le sue principali pellicole si segnalano:
- "Salvatore Giuliano" (1962);
- "Le mani sulla città" 1963);
- " Uomini Contro " (1970);
- " Lucky Luciano " (1973);
- " Cristo si è fermato ad Eboli" (1979).
"Fare cinema significa contrarre un impegno morale con se stessi e con lo spettatore. Più ci si addentra nel reale e più si ha la coscienza che il vero e il giusto non esistono. Quel che conta è la nitidezza della ricerca", Francesco Rosi in occasione del conferimento del Leone d'oro alla carriera alla Mostra di Venezia (2012).