Arrivano le condanne per imbrattamento per il murales di Blu a Chiomonte, vicino al cantiere dell'alta velocità. Il movimento si è mobilitato per rispondere a questo ennesimo attacco giudiziario andando nel luogo del murales per migliorarlo.
Inoltre questo weekend è prevista una mobilitazione contro Telt, impresa che ha in appalto una parte della Tav, sempre a Chiomonte ai Giardini Levis.
A partire dall'azione di Blu di pochi giorni fa che, insieme ai compagni dell'Xm24 e del Crash!, ha cancellato alcuni suoi graffiti nella città di Bologna, abbiamo discusso, questa mattina, del ruolo della street art nell'aggressione ai territori, della retorica sul degrado a cui vengono contrapposte opere di "riqualificazione" istituzionale utilizzando interventi legati all'arte urbana. Ne abbiamo parlato con un compagno della redazione, da anni nel mondo dei graffiti, con un compagno del Crash! di Bologna e con un compagno che ha partecipato all'organizzazione dal basso delle murate di Blu sui palazzi popolari a S.Basilio. L'azione di Blu, infatti, mette in luce diverse contraddizioni sia del mondo street art che dell'utilizzo da parte delle istituzioni e privati. L'artista infatti ha oscurato i sui pezzi per impedire che venissero sfruttate dall'evento sulla street art "Banksy and co" organizzato da Fabio Roversi Monaco ex-presidente di Bologna Fiere e di Fondazione Carisbo, tuttora alla guida di Banca Imi, Accademia di Belle Arti e Genus Bononiae – Musei della Città.
Dopo la censura di vernice bianca sul murales realizzato da Blu in ricordo di Fabrizio Ceruso a 40 anni dalla sua uccisione da parte delle forze dell'ordine, rimosso anche lo striscione con la scritto "CENSURATO" che compagne e compagni avevano apposto.