ROMA: SFRATTO IN VIA MANTEGNA 18
Via mantenna 18, tormarancia. Sentiamo la voce di una compagna che invita a raggiungere il presidio e racconta di una situazione abbastanza tesa.
Via mantenna 18, tormarancia. Sentiamo la voce di una compagna che invita a raggiungere il presidio e racconta di una situazione abbastanza tesa.
sentiamo la voce dal presidio per impedire lo sfratto dello spazio anarchico 19 luglio
Corrispondenza con Francesca Koch sullo sfratto alla Casa Internazionale delle Donne.
Il Comune chiede una cifra enorme ed inesigibile alla Casa internazionale delle donne di Trastevere e ne minaccia lo sfratto.
Lunedì 13 novembre alle ore 18 assemblea aperta per discutere di come resistere a questo attacco.
Parliamo con una sfrattanda da via dell'alessandrino: il picchetto antisfratto è partecipato e l'ufficiale giudiziario non si è fatto vedere.
Durata: 5m14
Due corrispondenze con un compagno di BPM, Blocchi Precari Metropolitani, da via Rosaspina 90 dove in atto il violento tentativo di sfratto di una donna, rimasta disoccupata, e di suo figlio di nove anni.
La prima corrispondenza delle 9.50 è stata raccolta prima dell'arrivo della celere raccontato nella seconda corrispondenza raccolta alle 11.
Corrispondenza con un compagno del Comitato anti-sfratto della Magliana circa uno sfratto in corso alla Magliana ai danni di un signore vittima di una truffa.
Durata: 11'.
A centocelle un nutrito picchetto antisfratto e' stato attaccato dalla celere.
Durante l'operazione e' stato anche fatto uso di lacrimogeni, oltretutto all'interno di un cortile molto piccolo.
https://www.youtube.com/watch?v=uRCP1EOieIM&feature=youtu.be&app=desktop
La seconda corrispondenza è dal presidio sotto il Municipio V in largo Telese.
Leggi anche il comunicato di risposta allo sfratto.
Caos in pieno centro a Cosenza. Corso Mazzini trasformato in un campo di battaglia fin dalle prime luci dell’alba. Decine e decine di agenti della polizia e dei carabinieri in tenuta antisommossa hanno iniziato a sgomberare un edificio di via Don Minzoni che risultava occupato dal 28 aprile scorso dai passionari del comitato cittadino “PrendoCasa”.
L’operazione, come era prevedibile, ha dato origine a tensioni che hanno letteralmente paralizzato il centro città.
Gli occupanti hanno tentato di resistere allo sfratto forzato trasferendosi dall’interno dell’appartamento al tetto. La paura che qualcuno potesse decidere di compiere da quell’altezza gesti sconsiderati, ha reso necessario l’intervento sul posto anche dei mezzi dei vigili del fuoco e dell’autoambulanze, intervenute per trasferire in ospedale una donna incinta colpita da malore.
L’episodio cosentino di stamani non è isolato in Italia, ma prende le mosse dalla campagna nazionale di mobilitazione ed occupazione lanciata dalla rete ABITARE come protesta al piano casa varato dal Governo Renzi, meglio noto come Decreto Lupi.
A Roma gli scontri tra le forze dell’ordine e gli occupanti si sono trasformati in guerriglia di strada, come hanno documentato le immagine lanciate dai telegiornali nazionali.
Nelle scorse settimane a Cosenza, si sono registrati incontri e trattative che però non sono state risolutorie fino all’intervento di sfratto coatto che si sta consumando in queste ore.
La Digos ha denunciato per invasione arbitraria di immobile sei militanti più i capofamiglia occupanti mentre gli agenti che sono riusciti ad instaurare un dialogo con le quindici persone asserragliate sul tetto dello stabile di Via Don Minzoni, hanno proposto l’Hotel Bruni, come sistemazione alternativa e momentanea per le famiglie.
Un’analoga situazione si sta verificando sul Viale della Repubblica, dove era stato occupato uno stabile religioso.
Questa mattina alle 9 un ennesimo sfratto a Roma nel quartiere di Casal bruciato. Forse la solidarietà per signora Annarita e la sua famiglia tanto che è dovuta intervenire la celere.