La violenza della polizia non ferma il movimento NO TAV
Data di trasmissione
Feb 18, 2010
Restano stabili le condizioni di Simone, il giovane attivista No Tav e redattore di Radio Black Out rimasto ferito ieri sera a Coldimosso, in Valle di Susa, dopo le feroci cariche della polizia sui militanti dei comitati popolari contro l'alta velocità ferroviaria Torino-Lione. Circa 300 persone erano arrivate nel paese valsusino per protestare contro l'ennesimo sondaggio geologico propedeutico, come al solito iniziato in modo truffaldino con il favore del buio. Quando i No Tav hanno circondato la trivella appena installata, gli agenti hanno iniziato a picchiare. Diversi i feriti. Il più grave è proprio Simone, ricoverato d'urgenza all'ospedale Le Molinette di Torino, con un ematoma cerebrale causato dalle manganellate. Adesso è in prognosi riservata, mentre si attende l'esito della nuova tac, fatta stamattina. Gli attivisti intanto si sono ritrovati stamani in presidio sotto la sede Rai del capoluogo piemontese, per portare avanti la loro lotta e denunciare ai media la brutalità della polizia. Stesso obiettivo avevano le proteste di stanotte: blocco delle statali 24 e 25, dell'autostrada A32 Torino-Bardonecchia e dei cancelli d'uscita delle tipografie del quotidiano La Stampa, nel tentativo di fermare i camion che distribuiscono il giornale torinese.
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