Intimidazioni a San Ferdinando
SAN FERDINANDO (RC): DOPO L'INCONTRO DI VENERDì SCORSO ARRIVANO LE INTIMIDAZIONI AGLI ABITANTI DELLA TENDOPOLI Dopo il teatrino di venerdì scorso, dove un abitante della tendopoli aveva denunciato ancora una volta l'ipocrisia di istituzioni, sindacati e associazioni rispetto alla gestione della questione abitativa. Lo stesso, qualche giorno dopo, lunedì, è stato convocato da un funzionario del comune per un incontro a piazza Nunziante, dove ha sede l'amministrazione. Qui si è trovato davanti 6 uomini, ne conosceva solo uno, che lavora nel comune, gli altri 5 non si sono mai qualificati, neanche quando è stato chiesto loro di farlo. La conversazione è stata molto breve e queste persone hanno chiesto più volte all'abitante: chi ti ha mandato a fare l'intervento venerdì? per chi lavori? chi ti paga? cosa vuoi? voi della tendopoli cosa volete? Insomma, una chiara intimidazione! Di lì a un'ora si è tenuto l'ennesimo incontro a Reggio, in prefettura, con la partecipazione del sindaco di San Ferdinando e le forze dell'ordine, nel corso del quale il prefetto ha comunicato ai giornalisti presenti le difficoltà incontrate nello sgomberare la famosa tendopoli
<https://lacnews24.it/cronaca/tendopoli-san-ferdinando-smantellamento-dovra-attendere-reggio_76513/>.
Certo è difficile pensare che delle persone che hanno solo quel luogo per vivere e per lavorare lo lascino in assenza di reali alternative abitative. Quelle proposte sino ad ora sono assurde (andare a vivere in un centro Sprar per 6 mesi massimo, ovviamente senza poter scegliere dove, in comuni sparsi in tutta Italia!) o irrealizzabili (utilizzo dei beni confiscati e l’annunciazione di un fondo di garanzia per gli affitti calmierati!). E infatti ieri l'ennesimo tentativo di censimento delle persone che vivono in tendopoli è stato del tutto ignorato. In realtà, come è stato già raccontato, delle case vere a Rosarno ci sono e sono state costruite con fondi europei dedicati proprio ai lavoratori immigrati (!). Si tratta di 6 palazzine nuove, che possono ospitare 250 persone, in contrada Serricella. Ma ovviamente di quelle nessuno parla... come mai? Oltre a esprimere la nostra piena e incondizionata solidarietà e vicinanza alla persona che è stata minacciata e a tutti coloro che resistono e lottano nei campi di Stato, ribadiamo che GLI ABITANTI DELLA TENDOPOLI SONO STANCHI DI ASCOLTARE BUGIE E FALSE PROMESSE, NON SARANNO MINACCE E INTIMIDAZIONI A FERMARCI! MA C'è BISOGNO DI PIù VICINANZA REALE A QUESTE PERSONE E MENO PROCLAMI! Comitato Lavoratori delle Campagne Rete Campagne in Lotta