Vita mia parla. Vita e opere di Marielle Mehr
Va in scena sabato 13 maggio a Milano, alle ore 19.30 al centro culturale Asteria, "Vita mia parla", lettura-spettacolo sulla persecuzione dei rom dalle opere di Mariella Mehr.
Mariella Mehr era nata in Svizzera nel 1947, a 6 anni è stata tolta a sua madre e affidata a famiglie affidatarie, di quelle che "godevano di ogni diritto". Sua madre è stata sterilizzata e internata in un istituto psichiatrico per curare "il gene nomade". Lei era una bambina ribelle e dunque doveva essere curata. Anche lei a 9 anni, è stata mandata in un istituto psichiatrico e ha subito il primo di una lunga serie di elettroshock.
Maltrattata, violentata e torturata, 18 anni ha avuto un figlio che le è stato tolto e lei è stata sterilizzata.
Questo perché in Svizzera, come in Svezia, in Danimarca, in molti paesi cosiddetti civili le donne "zingare" venivano sterilizzate fino al '79.
Ma lei ha avuto la forza di combattere, insieme alle altre donne Jenisch Rom e Sinte che hanno subito il suo stesso destino. Si sono ribellate, hanno denunciato. Hanno ottenuto la fine del programma di sterilizzazione e le scuse ufficiali dello stato svizzero. Ben misera consolazione per le centinaia di vite distrutte.
È diventata prima giornalista, poi la più grande scrittrice svizzera di lingua tedesca.
Ai nostri microfoni Dijana Pavlovic, che porta in scena la sua storia.