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Freedom March ancora in Egitto

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Durata 10m 39s
Dec 30, 2009 Corrispondenza con la Gaza Freedom March, ancora bloccata in Egitto, il cui governo aveva posto un ultimatum per ieri sera per una delegazione ristretta e di carattere umanitario a cui sarebbe consentito l’ingresso a Gaza. “Rifiutiamo categoricamente l’offerta Egiziana di un gesto simbolico. Rifiutiamo continuare a coprire l’assedio di Gaza. Il nostro gruppo continuerà a lavorare per consentire a tutti i 1.362 partecipanti alla Marcia di entrare a Gaza, come primo passo verso l’obiettivo finale che è quello di far cessare completamente l’assedio e liberare la Palestina” afferma Ziyaad Lunat , membro del Comitato Coordinatore della Marcia. Ascolta

Silenzio Assordante: puntata speciale sul natale nei C.I.E.

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Dec 27, 2009 Si chiamava Diego Da Costa Santos, almeno così c'era scritto sui suoi documenti. Il nome che aveva scelto per se' stessa non lo sappiamo ancora. "Non la conoscevo prima che entrasse qui dentro. L'hanno portata a Corelli 5 giorni fa. I giornali parlano di una persona di 34 anni ma non è vero, ne avrà avuti al massimo 24, era praticamente una bambina". Inizia così il racconto di una sua compagna di cella, reclusa nella sezione per transessuali del C.I.E. di Milano. Era stata portata in Italia dall'uomo che la costringeva a prostituirsi. Il "debito" da saldare era di 7.000 euro e lei li aveva pagati con il suo corpo fino all'ultimo centesimo. Le minacce per costringerla a pagare altri soldi l'avevano portata a sporgere denuncia nei confronti del suo sfruttatore. La polizia, che le aveva promesso la libertà e la protezione, dopo poco l'ha arrestata durante una retata e l'ha rinchiusa nel C.I.E., ignorando completamente la documentazione che certificava la denuncia. Le minacce hanno continuato a perseguitarla lì dentro, tra le mura del lager per migranti di Milano, dirette anche contro i suoi familiari in Brasile. La violenza del racket prosegue, questa volta negandole di riavere indietro il passaporto che le avrebbe permesso di uscire da quella gabbia. Intrappolata tra due forme di potere, una di chi voleva sfruttarla e l'altra dello stato che ha ignorato la sua condizione continuando a perseguitarla, ha preso un lenzuolo e si è tolta la vita. E' questo il prezzo da pagare per la liberta'? In questi giorni si susseguono le notizie di atti di autolesionismo e tentativi di suicidio nei C.I.E. di Roma e Milano... il segnale che ci stanno lanciando è chiaro. Ma quanti altri morti dovremo aspettare prima di chiudere questi lager? Ascolta la puntata speciale di Silenzio Assordante sul natale nei C.I.E. Ascolta la corrispondenza con i reclusi e le recluse del C.I.E. di Milano Ascolta la corrispondenza con i reclusi del C.I.E. di Ponte Galeria a Roma

Fiat, il giorno dopo il presidio

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Durata 17m 13s
Dec 23, 2009 l'annuncio di Marchionne di ieri ha gelato gli operai di Termini Imerese. lo stabilimento verrà chiuso nel 2011. il piano industriale Fiat non garantisce nemmeno gli altri stabilimenti, dove continua la Cassa Integrazione. Produrre all'estero conviene di più, questa la ricetta padronale. L'intervento di un operaio dei Cobas. ascolta

sulla morte di Uzoma Emeka nel carcere di Teramo

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Durata 11m 42s
Dec 23, 2009 Uzoma Emeka,nigeriano di 32 anni, è morto venerdì scorso nel carcere di Teramo, in cui scontava una condanna per detenzione di droghe leggere. Era stato il testimone oculare di un pestaggio nello scorso settembre. Ora ci si affretta a dichiarare, sulla base dell'autopsia, che la sua morte sia avvenuta per cause naturali, intendendo in questo modo scagionare, almeno per questa ennesima morte - la 172 dall'inizio dell'anno - il sistema penitenziario italiano nel suo complesso. Ma il fatto che un detenuto possa morire di tumore senza che questo gli sia stato riscontrato e curato durante il periodo di reclusione non lascia dubbi sulle reali condizioni in cui vive la popolazione carcerata. Ne parliamo con Giulio Petrilli. ascolta

Silenzio Assordante 18.12.2009

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Dec 19, 2009 Presentazione dell'ultimo numero del bollettino "Nella tua città c'è un lager" e appello dei compagni/e che curano la pubblicazione per un contributo da parte di disegnatori e disegnatrici. Eco-migrazioni: devastazione ambientale e cambiamenti climatici costringono migliaia di persone a lasciare le proprie terre L'Italia sotto processo dalla corte europea per la brutalità dei respingimenti in mare; sguardo sulle politiche razziste dei paesi vicini. Aggiornamenti da Bari e Modena su rivolte e repressione. 20 Dicembre: presidio sotto al C.I.E. di Torino Ascolta la puntata di questa settimana