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Vivere (e morire) a Palermo

Data di trasmissione
Durata 15m 20s
Sep 30, 2009 La morte di Morena Gaglio rimette in luce il problema della casa a Palermo. Una corrispondenza con un compagno palermitano. Sabato prossimo manifestazione nel capoluogo siciliano.

Aggiornamenti 8 Marzo

Data di trasmissione
Durata 2m 12s
Sep 30, 2009 Obbligo di firma per Sandrone e domiciliari agli altri compagni e alla compagna dell'Otto Marzo, dopo piu' di due settimane di detenzione in carcere in seguito all'operazione avvenuta nella casa occupatadi Magliana. Corrispondenza.

Reddito minimo garantito

Data di trasmissione
Durata 4m 24s
Sep 30, 2009 Nel giorno della scadenza per la presentazione delle domande per il reddito minimo, compagne e compagni hanno occupato simbolicamente il centro per l'impiego di via Vignali, a Cinecittà, per richiedere l'allargamento dei criteri d'accesso e ottenere un aumento dei finanziamenti, per garantire un reddito per tutti. Ascollta la corrispondenza.

Vivere (e morire) a Palermo

Data di trasmissione
Sep 29, 2009 Riceviamo e inoltriamo comunicato dai/dalle compagn* di Palermo. Vivere a Palermo All’una e trenta della notte tra il 27 e il 28 Settembre è morta Morena Gaglio. Il 29 Settembre avrebbe compiuto un anno. La famiglia di Morena ha fatto parte del Comitato di Lotta per la Casa e circa due anni fa, in preda alla disperazione, aveva occupato uno dei containers di via Messina Montagne. Dopo l’occupazione,il Comune ha deciso di assegnare alla famiglia Gaglio (sei persone oltre la piccola Morena) il “suo” container e così è stato per altre 24 famiglie. Le condizioni dei containers sono pessime dal punto di vista igienico-sanitario, come segnalato anche dagli operatori dei servizi sociali che più volte si sono recati nel campo di via Messina Montagne:basti citare, a titolo d’esempio, i tetti rivestiti in lana di vetro (materiale notoriamente nocivo), la fogna a cielo aperto all’interno dello stesso campo e le temperature insostenibili sia in inverno che in estate. La sistemazione dei containers (trasporto e restauro) è costata al Comune di Palermo ben 520 mila euro e da quando il campo è stato abitato l’unico ulteriore intervento strutturale è stato l’allestimento di un mini parco giochi con scivoli e giostrine. Giovanna, la mamma di Morena, ha trascorso la gravidanza in questo condizioni e Morena è nata con una grave malformazione congenita che si è andata aggravando nel corso del tempo fino ad arrivare ad un suo ricovero per assideramento. I medici che l’hanno assistito avevano sconsigliato la famiglia di tornare a vivere in un luogo come quello ma volente o nolente il container era l’unica casa. Palermo non può restare indifferente ad un evento di questa portata, non può restare indifferente e muta davanti alla negazione del diritto a potere vivere. Il Comitato di Lotta per la Casa “12 Luglio” e la Rete Sociale per i Diritti Negati ritengono responsabili di questa situazione il Sindaco, il Prefetto e gli otto “Assessori alla Casa” che in questi anni si sono succeduti e invitano la cittadinanza ad organizzare insieme una mobilitazione cittadina fissando un primo appuntamento per una assemblea pubblica convocata per il prossimo Mercoledì 30 Settembre alle ore 18 presso Casa Guzzetta Occupata. --- Il link a kom-pa.net con comunicato, una nota di redazione e un percorso di approfondimento.

Come si lavora nel comune di Roma

Data di trasmissione
Durata 44m 59s
Sep 28, 2009 Esternalizzazioni, privatizzazioni, precarietà, questa la realtà lavorativa all'interno del comune di Roma. Ascolta la corrispondenza con un compagno della radio e con una lavoratrice di Zetema. ascolta

Lavoro-Piombino: «Non numeri ma persone».

Data di trasmissione
Durata 8m 57s
Sep 24, 2009 Dignità del lavoro e sicurezza, ricordando Giorgio Leoncini nel decimo anniversario della morte. Questi i valori che stanno alla base di un calendario di eventi previsti nelle prossime settimane, organizzati dall’associazione «Ruggero Toffolutti». Il fulcro di tutto il programma è la mostra fotografica Non numeri ma persone. Parole e immagini di persone che hanno perso la vita sul lavoro. La mostra ha aperto il 22 settembre presso il Castello di Piombino . In mostra 26 fotografie di lavoratori vittime di incidenti sul lavoro provenienti da tutta Italia, raccolti dall’associazione «Toffolutti» grazie alla disponibilità delle famiglie. ascolta