Con una compagna di Geologia Senza Frontiere facciamo un approfondimento, geologico appunto, sul terremoto e più in generale sulla situazione geologica in Italia, la prevenzione, gli enti e gli apparati di verifica.
A una settimana dal terremoto del 24 agosto una
valutazione delle normative antisismiche, della
storia e dei compiti della protezione Civile e
delle responsabilità di istituzioni e privati
nella messa a norma degli edifici.
Una testimonianza dell'intervento di Radio Onda
Rossa nel dopo terremoto in Irpinia (1980) e
riflessioni sul significato politico di quell'
esperienza a confronto con l'oggi.
Durata: 1h:51:17"
Conversazione con due compagni della redazione di Radio Onda Rossa, presenti tra Amatrice ed Arquata in questi giorni.
Dalla descrizione dei territori devastati dal disastro ambientale alla situazione logistica (strade, ponti, infrastrutture), sviluppiamo un ragionamento anche su cos'è la solidarietà e come si sviluppa e, infine, su come cercano di muoversi gli stessi abitanti delle zone limitrofe a quelle colpite.
Con un compagno al telefono parliamo della fase attuale dei soccorsi sul territorio colpito dal terremoto, con attenzione anche al futuro immediato e alla ricostruzione delle comunità.
Con Cristiano, volontario della Brigata Garbatella, ragioniamo sul tema della solidarietà e dei soccorsi, tra competenze e difficoltà. Il terremoto avvenuto tra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo sembra configurarsi come più grave di quello de L'Aquila (basti pensare al numero dei decessi e dei feriti).
Nella seconda corrispondenza, un compagno romano con diversi affetti ad Amatrice, prova a ragionare anche sulle responsabilità, che andranno analizzate il prima possibile. Oltre al primo soccorso materiale, sarà importante dare un supporto psicologico alle tante famiglie e ai tanti bambini coinvolti nel disastro.
La corrispondenza con un compagno de L'Aquila che sta Amatrice e paesi limitrofi fin da ieri matina all'alba; la devastazione, i dubbi sul da farsi, i rischi di una new town ancora peggiore e con prospettive di speculazione turistica.
Un compagno sul posto ci racconta le necessità logistiche sul luogo.
La strada per arrivare è lunga e piena di deviazioni e mezze pesanti, ma arrivare è possibile. Sconsigliato però l'arrivo alla spicciolata. Entro domani maggiori informazioni su come attivarsi.
A Roma, segnaliamo i seguenti punti raccolta autorganizzati per generi di prima necessità da portare ad Amatrice:
Punto di raccolta di beni di prima necessità della Brigata Volontaria Svs Roma per il terremoto.
La sede è accanto ai Magazzini Popolari di CasalBertone in Via Baldassare Orero 67 (zona Portonaccio).
Con l'urbanista Enrico Ciccozzi diamo una descrizione della situazione nella zona del terremoto: quali i territori interessati? Quali problemi nel breve periodo? Quanto è da imputare a una costruzione non attenta dei principi antisismici?
"Non vorrei anticipare, ma... anche la Casa dello Studente potrebbe presto ritrovarsi nella stessa situazione", così ha detto ai microfoni di Radio Onda Rossa un attivista dell'Aquila, riferendosi agli arresti effettuati oggi nel capoluogo abruzzese in seguito alle indagini per la corruzione nella ricostruzione di due importanti chiese devastate dal terremoto del 2009. Il crollo della Casa dello Studente aveva ucciso 8 persone, e aveva contribuito, suo malgrado, a sollevare lo scandalo delle responsabilità dei costruttori nella tragedia. Nello stato di emergenza del post-terremoto, la regione Lombardia, in un'operazione guidata dall'allora presidente Roberto Formigoni, noto ciellino, aveva fornito sostanziosi finanziamenti per la costruzione "lampo" di una nuova struttura per gli studenti, questa volta ospitata dalla curia locale, che ne acquisirà il possesso definitivo in capo a qualche anno. Apparentemente, la manovra sarebbe soggetta a numerose irregolarità, non da ultimo il fatto che, tramite soldi pubblici (quelli della Regione Lombardia), è stata edificata una struttura di utilità pubblica che però è controllata da privati (dalla curia), per di più su di un terreno originariamente non edificabile. La giunta Lombarda aveva speso circa 7,5 milioni di euro per la nuova casa dello studente, divenuta nel frattempo “Residenza universitaria San Carlo Borromeo” sotto l'egida del parroco Don Luigi Maria Epicoco. Nonostante gli appelli ad un'inclusione della residenza nel regime del diritto allo studio pubblico, ad oggi, la “nuova” casa dello studente è rimasta sotto il completo controllo della curia locale. L'interesse della procura, dato per certo nel 2009 e nel 2010, sembrava essersi poi concluso nel nulla.