Ieri prima udienza per la morte di Francesco Mastrogiovanni, ucciso dopo essere stato legato al letto di contenzione per 85 ore. Viene annullato in parlamento il disegno di legge per inserire nel Codice penale il reato di tortura contro le forze dell'ordine. Un compagno del Nodo Solidale ci racconta delle gravi condizioni di salute di Alberto Patishtan rinchiuso nelle carceri messicane. Intervista dagli usa con la militante abolizonista Wikki Law.
Sono terminati i soldi della “Smuraglia” (è la legge che concede facilitazioni alle cooperative e aziende che assumono detenuti o ex detenuti), è emergenza per il lavoro dei detenuti.
Usa: si è concluso il 13 ottobre, sotto pressione e rappresaglia dalla CDCR (California Department of Corrections and Rehabilitation) uno sciopero della fame che ha interessato oltre 12.000 detenuti e detenute delle carceri in prevalenza della California. Uno sciopero iniziato il primo luglio scorso, partito dal carcere statale di massima "sicurezza" di Pelican Bay. In questo carcere si usa massicciamente la "punizione" dell'isolamento nelle famigerate SHU "Secure Housing Units" (unità di alloggio sicure, cioè, gabbie), celle che misurano all'incirca 7 metri quadri, senza finestre, con luci fosforescenti accese 24 ore su 24. Le rivendicazioni dello sciopero si sono concentrate su 5 punti:
1. Ripristino di punizione per responsabilità individuali, invece di punizioni collettive;
2. Abolizione della politica di spie e di etichettamento di appartenenza a una banda;
3. Adempimento alle leggi riguardo le condizioni di isolamento;
4. Vettovagliamento adeguato, cioè, approvvigionamento di cibi idonei al consumo;
5. Espansione e fornitura di programmi e servizi per i carcerati in celle di isolamento.
Lo sciopero si è concluso ed ora sono in corso trattative tra avvocati e associazioni di diritti e amministrazione carceraria.