Street parade al Laurentino 38
LA PAROLA SULLE NOSTRE VITE SPETTA A NOI
IL GRIDO DELLE PERIFERIE PRENDE FORZA IN STRADA
"Più armi, più armi, più armi"
Alla guerra a due passi da casa ogni bandiera di partito risponde così.
Il costo della vita altissimo, la sanità a pezzi tanto da farci sentire spacciati davanti ad un malanno che colpisce noi o i nostri cari e i bonus come ricetta ad ogni bisogno mancante non dovrebbero darci altra prospettiva che vivere pensando al giorno successivo.
Per costringerci a lavorare con salari sempre più bassi vogliono farci interiorizzare che è stronzo il fannullone sul divano, non chi sta seduto comodo sulle poltrone in parlamento o i ricchi tra ristoranti e yacht.
"Degrado sei, degrado rimarrai"
È così che vediamo l'intervento dei media, dei politici e della polizia quando infiammano i talk show, le maxi retate e le campagne d'odio nei confronti di chi vive nei quartieri popolari: un monito rivolto a tuttx noi per invitarci ad abbassare la testa, a stare come stiamo.
Parlano di riqualificazione ma intendono una ghiotta speculazione per i loro soci palazzinari, millantano l'innovazione ecologica ma vogliono costruire un inceneritore accanto a casa nostra per intossicarci l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo.
Con lo sfondo della violenza della guerra su popolazioni intere, con la politica che definisce "un gioco tra ragazzi" o protegge con un "credo a mio figlio" uno stupro, con l'edilizia pubblica orientata sul costruire nuove carceri, non una casa per tuttx, crescono generazioni intere con l'idea molto chiara che la sopraffazione ha sempre la meglio.
Eppure a noi, che abbiamo occupato stabili interi prendendoci cura del quartiere e delle persone che lo abitano, piace sognare.
Sognamo ad occhi aperti perché coscienti delle contraddizioni che viviamo ma con la voglia di costruire sempre più bellezza.
E' con questo spirito che insieme alle persone che abitano a Quarticciolo, Rebibbia, Ostia, Spinaceto, Torpignattara e a quelle che in città abbiamo conosciuto nelle battaglie sociali, abbiamo pensato ad un pomeriggio vivo e partecipato nel quartiere Laurentino 38.
Con la musica e con le parole vogliamo raggiungere chi abita con noi il quartiere e vuole riscatto perché rifiuta l'immagine cupa e negativa che vogliono incollarci addosso.
Chiediamo a tuttx di unirsi a noi, anche da altri quartieri popolari, venerdì 27 ottobre - alle 18.30 - a partire dal primo ponte del quartiere Laurentino 38 (via Ignazio Silone altezza via gian pietro lucini) percorreremo le strade con la musica che ci fa battere il cuore.
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APRIAMO LA STREET PARADE
"IL GRIDO DELLE PERIFERIE PRENDE FORZA IN STRADA”
CON UN CARRO CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE
Saremo in testa alla street parade e non vogliamo che siano altri a parlare al posto nostro.
Ogni giorno i quartieri popolari vengono dipinti come “terra di nessuno”, facile teatro di violenze contro le donne e la gente che li abita come complice silenziosa.
L'Italia femminicida utilizza i mezzi d'informazione per cristallizzare la violenza. Ogni giorno veniamo bombardatx dalle notizie mediatiche con i particolari scavati nella vita delle donne uccise da mariti, fidanzati, amici cugini e zii senza che venga mai rivolta un'accusa alle fondamenta di una società basata sulla sopraffazione.
La politica difende il potere patriarcale e strumentalizza gli episodi di violenza maschile sulle donne per campagne securitarie che hanno lo scopo di terrorizzarci, disciplinarci e spingerci a restare chiuse in casa. La risposta politica ai più eclatanti episodi di violenza sono blitz di polizia nei quartieri popolari, i militari nelle stazioni e un innalzamento delle pene e tutto ciò niente ha a che fare con il contrasto alla violenza sulle donne. Le tante politiche di populismo penale fatte sulla nostra pelle non hanno mai prodotto alcun risultato: i dati pubblicamente noti che riguardano la violenza maschile sulle donne sono invariati. Mai viene nominata l'importanza delle reti di solidarietà e sorellanza, mai ci si riferisce al lavoro dei centri antiviolenza, mai si parla della necessità di educare contro gli stereotipi di genere che collocano le donne sotto il controllo degli uomini.
Viviamo nelle occupazioni di case, sbarriamo i portoni per portare solidarietà a chi è sotto sfratto, ma sappiamo bene che spesso le mura domestiche sono tutt’altro che luoghi sicuri per noi perchè è proprio in famiglia che avviene il maggior numero di violenze.
Chi parla al posto nostro non sa che alcune volte è stato proprio il senso di appartenenza e la conoscenza reciproca in quartiere a permettere a molte di noi di cavarsela, impedendo che la violenza restasse un fatto privato.
Se il primo passo è riconoscere la violenza che su di noi viene agita, il secondo è avere la possibilità di fuggirne. Sappiamo quanto è complicato riuscirci quando non hai una indipendenza economica o una rete di relazioni su cui poter contare.
Questo è per noi un motivo in più per scendere in strada e darci forza insieme, perché nessuna venga lasciata sola coi propri guai. Lo facciamo con la musica che piace a noi, con lo spirito alto di chi non je la darà mai vinta.
Venerdì 27 ottobre - ore 18.30
Partenza dal primo ponte del quartiere Laurentino 38
(via Ignazio Silone altezza via Gian Pietro Lucini)