Elmas: centro chiuso, ribelli scomparsi
Da ieri mattina, quando l’ultimo gruppo di reclusi è stato prelevato e trasportato in altri Cie in giro per la penisola anche il Centro di Elmas è stato chiuso per danni. Un bel risultato, dopo la rivolta di lunedì, considerato anche che Maroni ha fatto slittare con nonchalance l’apertura dei fantomatici quattro nuovi Cie dalla fine di quest’anno alla fine… dell’anno prossimo. Sommossa dopo sommossa, il sistema italiano dei centri per senza-documenti continua a perdere paurosamente pezzi. In mezzo a tutto questo bailamme però si sono persi pure gli 11 imputati per i fatti dell’altro giorno. I loro avvocati li aspettavano in aula all’udienza di questa mattina in Tribunale (il processo, infatti, era stato fissato ad oggi per due degli imputati e domani per gli altri nove) ma nessuno di loro è comparso in aula. Nessuno sa dove siano. Non in carcere, visto che il giudice martedì li aveva rimessi “in libertà”; non al Centro, che è chiuso. Potrebbero essere stati trasferiti anche loro in giro per l’Italia o, peggio ancora, rimpatriati: alla faccia del “diritto alla difesa” ed altre amenità di questo stampo. Tanto che l’udienza di oggi è stata rinviata al tre novembre, proprio per l’assenza degli imputati, e probabilmente verrà rinviata pure quella di domani. Intanto, per questo pomeriggio i compagni di Cagliari hanno indetto un presidio itinerante per le vie della città. L’appumento è alle 17 alle Scalette di Sant’Anna in via Azuni.