Dal Cie di Ponte Galeria: manganelli e deportazioni forzate
Una lunga corrispondenza con uno dei ragazzi rinchiusi nel Cie di Ponte Galeria, a Roma, che racconta la vita quotidiana all'interno del centro: la rabbia e le continue provocazioni, i pestaggi e le deportazioni forzate. Detenuti imbottiti di psicofarmaci per evitare che si ribellino alla deportazione, oppure legati mani e piedi, imbavagliati e "imballati" come un pacco postale. Tutto questo mentre nelle aule del parlamento si sta per approvare la legge che prolunga la permanenza nei Cie fino a 18 mesi.
Aggiornamento di mercoledì 13 luglio:
Alcuni detenuti del Cie di Ponte Galeria hanno inviato alla nostra redazione un comunicato - in cui denunciano la loro situazione e fanno delle richieste precise - chiedendoci di diffonderlo il più possibile al di fuori. Potete leggerlo qui sul sito e se volete potete contribuire anche voi a farlo girare: