Matteo Armellini, sette anni senza giustizia
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La vicenda giudiziaria di Matteo Armellini, il giovane rigger romano morto sette anni mentre stava lavorando all'allestimento di un concerto a Reggio Calabria, rischia seriamente di terminare con un'archiviazione. Come denuncia la mamma Paola, in Italia ai parenti dei morti sul lavoro viene concesso un risarcimento che nei fatti blocca la strada a qualsiasi indagine sull'accaduto. Un meccanismo che impedisce anche, nella maggior parte dei casi, ogni tipo di miglioramento delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro. Per quanto riguarda Matteo, la prossima tappa della via crucis giudiziaria è prevista in luglio, le prospettive purtroppo non sono per nulla buone.