Lucha y siesta, a processo l'antiviolenza
Data di trasmissione
Durata
4m
56s
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LβAssociazione Casa delle donne Lucha y Siesta Γ¨ chiamata in tribunale per lβoccupazione dellβimmobile di Via Lucio Sestio, dove centinaia di donne hanno trovato una casa, un lavoro, un luogo di ripresa sicuro.
Nonostante una precedente assoluzione per la medesima ipotesi di reato, nonostante l'acquisto dell'immobile da parte della Regione Lazio, la giustizia procede agendo una finzione che scarica su una sola persona (la Presidente dellβAssociazione) la responsabilitΓ di decine di attiviste e centinaia di persone che hanno per anni operato gratuitamente a favore delle donne che qui hanno trovato una stanza tutta per sΓ© e della comunitΓ che in essa si identifica.
Per stare dalla parte di chi combatte per i diritti di genere e i diritti umani, dalla parte di avvocate, psicologhe, operatrici delle reti antiviolenza che sentono di essere criminalizzate per identificarsi con ciΓ² che Lucha y Siesta Γ¨ oggi. Per ribadire che le pratiche femministe, transfemministe e laiche sono le uniche in grado di contrastare la violenza di genere perchΓ© nate nelle lotte per lβautodeterminazione e la libertΓ . Per sostenere chi ha dimostrato che l'antiviolenza Γ¨ solidarietΓ e sorellanza per il cambiamento, e non un mercato economico per il Terzo settore.
MartedΓ¬ 10 gennaio alle ore 10, presso il Tribunale di Roma (Piazzale Clodio), conferenza stampa per chiedere lβemissione di unβimmediata pronuncia assolutoria e confrontarci sull'urgenza del protagonismo della politica per la conclusione del riconoscimento di Lucha y Siesta Bene Comune.