Assemblea contro l'applicazione del regolamento per l'accesso alle sedi di Roma Tre
Ad aprile l’Università degli studi Roma Tre ha chiesto alle cooperative che gestiscono le portinerie (lavoratori esternalizzati) di obbligare i propri dipendenti ad applicare il "Regolamento per l’accesso alle sedi" che chiude l’università e impedisce l’accesso a tutti gli esterni.
Questo regolamento, approvato all’unanimità da Senato accademico e C.d.A. nel 2014 ma mai applicato fino ad oggi, delibera che possono entrare nelle sedi dell’università solo gli studenti paganti di Roma Tre, i docenti e il personale amministrativo. Per il resto potranno accedere, mostrando idonea documentazione, solo le persone autorizzate dall’ateneo per finalità didattiche (convegni, lauree) o funzionali (fornitori, manutentori).
E' questo un Regolamento che nega la natura pubblica dell’università e del sapere la cui funzione dovrebbe essere quella di far circolare, scambiare e diffondere il sapere tra i vari cittadini. Che rafforza una deriva securitaria. Che viola gli oneri contrattuali dei lavoratori: lavoratori e le lavoratrici delle portinerie hanno firmato dei contratti per svolgere alcune determinate attività. L’applicazione concreta di questo regolamento richiederebbe un’aumentata quantità di mansioni rispetto ai loro obblighi contrattuali.
Contro questo Regolamento è stato indetto un presidio cittadino
MERCOLEDÍ 7 GIUGNO ALLE ORE 19
DAVANTI AL RETTORATO DI ROMA TRE (Via Ostiense 133)
Ne parliamo con uno studente di Roma 3 del Collettivo Universitario Teoria e Prassi.