Roma: un saluto per Tommaso Aversa
La mattina del 12 gennaio è venuto meno all’affetto dei compagni e delle compagne Tommaso Aversa esponente del Gruppo Anarchico Carlo Cafiero FAI Roma struttura storica del movimento anarchico romano e non solo. Tommaso è arrivato al Cafiero, in Via Vettor Fausto 3 a garbatella, nel 1971; in quegli anni è stato tra i più assidui collaboratori nella redazione del settimanale Umanità Nova in Via dei Taurini nel quartiere di S. Lorenzo e nella stampa romana del giornale con Attilio Paratore, Veraldo Rossi, Anna Pietroni , Ferro Piludu prima, dunque, che la redazione fosse spostata a Milano con Massimo Varengo e Mariella Bernardini e fosse realizzata la tipografia di Carrara dove ancor oggi è stampata Umanità Nova. Presente alla controinformazione sulla strage di piazza Fontana e l’assassinio di Pinelli ha partecipato alla campagna di liberazione per Valpreda, Bagnoli e gli altri indagati. Fece parte del collettivo studenti medi del Liceo scientifico di via Libetta e con Fabio Iacopucci nel 1973 attivarono in via Vettor Fausto, 3 la Biblioteca Popolare dell`OAR (Organizzazione Anarchica Romana che contava a Roma 14 gruppi) della quale Tommaso aveva ancora la tessera (n. 56). Insieme a Fabio nel ‘74 attivarono la stampa di opuscoletti tra cui Che cos`e` l’anarchia di G. Woodcock e le autoriduzioni del telefono nel quartiere di garbatella con il Collettivo Ostiense che occupò una falegnameria abbandonata da almeno 20 anni. Attivò la Cooperativa Libraria di Distribuzione tra il ‘72 e il ‘76 ma durò molto poco poiché i libri non raggiungevano le vetrine che in rarissimi luoghi, il Punto alla Garbatella e la Satori alla Montagnola, erano due di una quindicina. Pur rimanendo al Cafiero, per varie ragioni, aderì alla FAI come Gruppo Ostiense e negli anni ‘90 partecipò alla fondazione del Circolo Bakunin la cui esperienza si è sciolta nella creazione della rivista Libertaria. Tommaso era presente al Cafiero durante la costituzione e lo scioglimento dell’FCL nell’assemblea cittadina di Roma tra il ‘74 e il ‘75 e in seguito, negli anni ottanta, fece parte della redazione della rivista Autogestione. Sostenitore dell’Associazione dello Sbattezzo ha collaborato anche per la rivista Ipazia. Sensibile agli eventi internazionali nel 2012 ha partecipato all’anniversario della fondazione dell’Internazionale antiautoritaria del 1872 a S. Imier, nel Jura svizzero, e ha collaborato a diverse pubblicazioni storiche del movimento anarchico del secondo novecento tra cui Sentieri Libertari edito da zero in condotta e Umanità Nova 100 anni. Fervente studioso e appassionato di lingua araba e svedese oltre che di musica, nonostante la malattia del 2007 lo avesse gravemente invalidato, Tommaso è protagonista a garbatella della creazione dello Spazio Anarchico 19 Luglio. Il Cafiero è così raddoppiato nel 2011 con la riattivazione della Biblioteca popolare nel 2018 dedicata a Fabio Iacopucci e partecipando negli ultimi decenni a tante altre attività autorganizzate e autogestite.
Un lungo percorso militante ispirato alla libertà e all’anticonformismo anche nello stile di vita, pungente nell’ironia ma schietto.