Sciopero degli addetti al settore cargo di Malpensa
Data di trasmissione
Durata
15m
48s
Sciopero all'aeroporto di Milano Malpensa degli addetti al settore cargo, il comunicato della CUB trasporti e la nostra corrispondenza con Antonio Amoroso.
Come lavoratori e lavoratrici ex Alitalia in cigs o alle dipendenze delle società costituite a seguito dello smantellamento della ex compagnia di bandiera, inviamo pieno sostegno e solidarietà alla lotta e allo sciopero ad oltranza che stanno portando avanti, dal 9 febbraio, i lavoratori della Mle Cargo di Malpensa.
Da anni ormai il settore aereo è divenuto un laboratorio sociale di sfruttamento attraverso precarietà sfrenata, carichi di lavoro insostenibili, salari da fame, tagli alle tutele sulla salute e sicurezza e licenziamenti, il tutto avallato dalla complicità di quelle organizzazioni sindacali - Cgil, Cisl, Uil e Ugl in testa - che, firma dopo firma, hanno svolto un ruolo di cogestione con i padroni a difesa dei loro enormi profitti sulla pelle di migliaia di lavoratori e lavoratrici.
Ultimo esempio è il rinnovo del contratto nazionale truffa dell’Handling, contro cui voi lavoratori di Malpensa avete lottato e state continuando a farlo nonostante la firma dell’accordo da parte di CgilCislUilUgl, ottenendo già buoni risultati in alcune aziende.
Quello che sta succedendo questi giorni in Mle, con uno sciopero ad oltranza dei lavoratori contro le dure restrizioni della l.146 e contro le contestazioni inviate dall’azienda, è un grande esempio per tutti noi e ci fa comprendere che se si è uniti e determinati si possono rompere le catene imposte dalle leggi coercitive che sono state introdotte e avallate da vari governi con la complicità di CgliCislUilUgl.
Crediamo fortemente nella solidarietà tra lavoratori, che ci è giunta più volte durante la nostra lotta contro lo smantellamento di Alitalia e i licenziamenti, dandoci tanta forza e coraggio, oggi siamo noi a contraccambiare nel tentativo di costruire un sostegno reciproco e i necessari rapporti di forza per respingere insieme gli attacchi che subiamo quotidianamente da qualsiasi azienda del settore, con la complicità dei soliti noti e dei vari governi al servizio dei padroni.