Attica Blues: proposta di trasmissione
Il 13 settembre 1971, nel carcere di Attica (stato di New York, U.S.A.), quarantatrè persone vennero trucidate e ottantotto ferite gravemente dai reparti speciali della polizia e dalla guardia nazionale americana. Le vittime erano trentatrè detenuti in rivolta e dieci guardie prese in ostaggio.
La protesta era iniziata quattro giorni prima come reazione alle condizioni disumane del carcere, dove l'85% dei prigionieri erano afroamericani e ispanici.
Nonostante le promesse di venire incontro alle richieste dei detenuti, il governatore dello stato, Nelson Rockfeller, la mattina del 13 settembre ordinò l’attacco: due elicotteri si alzarono in volo e cosparsero di gas lacrimogeno, mace e pepper tutta la zona, mentre i militari aprivano il fuoco con le armi pesanti, 4000 proiettili in 6 minuti per una carneficina che non deve essere dimenticata.
L’incubo di Attica continuò anche dopo: le centinaia di detenuti che avevano preso parte alla rivolta vennero torturati sistematicamente per mesi.
Da questo episodio, l’ispirazione per una trasmissione che sia musicalmente “black” e militante (jazz, hip hop, reggae, jungle, r’n’b, soul, funk…), con delle incursioni vocali, come poesie, frammenti di racconti e notizie sugli argomenti che questo episodio appunto ci ispira: dentro c’è il razzismo, la repressione, il carcere, l’impero e molto altro.
Attica Blues è il nome che abbiamo pensato per questo spazio. Dopo la strage infatti, molti musicisti militanti, sopratutto nel jazz, scrissero canzoni per non dimenticare. Tra queste c'è Attica Blues di Archie Shepp: la sigla della trasmissione.