Un lager per immigrati sta per riaprire a Milano
Un lager per immigrati sta per riaprire a Milano
Nell’autunno 2019, il CPR di via Corelli a Milano dovrà riaprire. I Centri di Permanenza per il Rimpatrio sono lager in cui vengono rinchiusi gli emigranti senza documenti per essere poi deportati nei loro paesi d’origine. Si tratta di una segregazione su base razziale che utilizza pestaggi, psicofarmaci, stupri e violenze di ogni natura come strumenti di controllo dei reclusi. L’esistenza di queste strutture è inaccettabile.
Il CPR fa parte di un programma, in fatto di politiche sull’immigrazione, che parte da lontano con la legge Turco- Napolitano che istituì questo genere di reclusione amministrativa, recentemente riaggiornato con la legge Minniti-Orlando e infine ripreso dal governo Lega-M5S con un inasprimento in materia di odio razziale e guerra ai poveri.
L’applicazione della legge Salvini su sicurezza e immigrazione coinvolge chi non si conforma al sistema dominante, emigranti e non. L’introduzione di regole sempre più complesse per ottenere i documenti, il potenziamento della repressione e degli strumenti di controllo hanno lo stesso scopo: limitare la libertà di tutti e tutte e abbassare, fino a eliminare, il livello di conflitto.
Ricordando le lotte contro il CPR avvenute in passato e discutendo della situazione presente, vogliamo iniziare a organizzarci contro il nostro nemico comune.