Sul DDL Zan su omotransfobia
Il primo luglio scorso è stato depositato alla commissione giustizia della Camera il ddl contro la omotransfobia. La legge modifica gli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, rispettivamente legge Mancino e Reale, che puniscono i reati e i discorsi d’odio fondati su caratteristiche personali quali la nazionalità, l’origine etnica e la confessione religiosa. La nuova legge punta ad ampliare il concetto di reato d’odio e a individuare come atti discriminatori anche quelli basati “sul genere, orientamento sessuale o identità di genere”. Uno dei punti più contestati della legge è quello relativo al concetto di identità di genere che negli ultimi giorni ha scatenato un dibattito da parte di fondamentalisti cattolici, gruppi di estrema destra, Arcilesbica e Se Non Ora Quando - Libere, che sostengono che la legge cancellerebbe il sesso, invisibilizzando le donne, da loro considerate tali in esclusiva chiave biologica. Ne discutiamo in radio con una compagna.
A questo link è invece possibile scaricare un articolo pubblicato dal Manifesto e intitolato “Lesbiche, identità di genere e ddl Zan” in cui viene espresso “un posizionamento lesbico in dissenso con l’unica voce lesbica per ora emersa nel confronto politico e sociale che precede la discussione parlamentare del Ddl Zan”. Il documento è stato letto integralmente durante il redazionale.