Lavoratrici agricole nella campagna laziale.
La pandemia ha aperto il vaso di pandora del sistema capitalista e fatto emergere ancora di più le contraddizioni tra padroni e lavoratrici/lavoratori nelle campagne. Il padronato con la complicità delle istituzioni borghesi e i sindacati sfruttano il momento per mantenere lo status quo degli/delle sfruttate nelle campagne. Pre o post covid è sempre la stessa musica: lavoratrici e lavoratori si ritrovano nella stessa condizione di sfruttamento. Da una parte c’è il settore della grande distribuzione organizzata che in questo periodo di crisi sta registrando un forte incremento delle vendite, dall’altra c’è invece il primo anello della catena, quello più debole delle e dei braccianti agricoli che si occupano di coltivare e raccogliere il cibo che poi finisce nelle nostre tavole. E per i/le quali, dallo scoppio della pandemia, sembra non essere cambiato nulla. Cosa non è cambiato? Ne parliamo con una compagna che lavora come bracciante agricola.