Venerdì 10 dicembre 2021 sciopero della scuola
Come i governi precedenti, anche l’esecutivo Draghi, nonostante l’enorme disponibilità di fondi europei, prosegue, con il PNRR e la legge di bilancio, nell’attacco al diritto all’istruzione e ai lavoratori/trici della scuola, visto che i provvedimenti sono caratterizzati da:
- proposte salariali per il rinnovo del contratto (scaduto nel 2018) ridicole e offensive, come nel caso del premio per la 'dedizione al lavoro', che ricorda le campagne del ventennio;
- nessuna stabilizzazione del personale precario, docenti e ATA;
- nessun investimento nell’edilizia scolastica, con conseguenti problemi per la sicurezza, cresciuti ulteriormente con la pandemia;
- nessuna riduzione strutturale del numero degli alunni/e per classe;
- nessuno stop ai progetti di Autonomia differenziata con i quali si vuole regionalizzare l’istruzione, che anzi vengono di nuovo allegati alla Legge di bilancio.
La mobilitazione indetta da Flc Cgil, Uil Scuola RUA, Snals Confsal, Gilda, Unams, And, Anief, Fisi, Cobas, Cub Sur e SISA contro questi provvediamenti, coinvolgerà per l’intera giornata tutto il personale docente e dirigente, di ruolo e precario. Si ferma anche il personale ATA.
Ne parliamo con Mario Sanguinetti, esecutivo nazionale Cobas Scuola.