Proseguono i lavori per l'avvio delle miniere d'oro in Calcidica, mentre si attende la ratifica del trattato con la Grecia che istituisce la Repubblica della Macedonia del Nord
Insieme a Sara Garbagnoli, una delle firmatarie della lettera contro la partecipazione all'iniziativa di Forza Nuova intitolata “Omofobia/Omofollia. Due tesi a confronto”, parliamo delle criticità rispetto a l'interlocuzione con soggetti neofascisti e reazionari e del pericolo di utilizzare le retoriche del Potere.
Abbiamo raggiunto al telefono i compagni che sono stati fermati dalla polizia di Kavala dopo gli esposti da parte dell'azienda Bonatti di Parma incaricata di costruire il Tap. i compagni sono stati rilasciati dopo un primo fermo e questa mattina si doveva tenere l'udienza in tribunale che è stata rimandata al 12 luglio. La solidarietà degli abitanti di Kavala e degli agricoltori in difesa delle proprie terre è stata determinante nel sostenere queste giornate di lotta elleniche contro il Tap.
La vertenza dei riders contro le multinazionali e il loro sistema di sfruttamento continua su diversi livelli di intervento. Lunedì prossimo, 2 luglio, ci sarà un presidio davanti al ministero del lavoro in concomitanza con l'incontro organizzato dal Governo con le multinazionali del food delivery. Insieme ad uno dei lavoratori autorganizzati di Riders Union Roma abbiamo analizzato, ai microfoni di Radio Onda Rossa, opportunità e contraddizioni della lotta che vede la partecipazione di diverse città d'Italia.
Si sono chiuse le elezioni anticipate chieste dal sultano Erdogan: i cittadini e le cittadine sono state chiamate a votare per il Parlamento e per la presidenza della Repubblica. La Turchia non cambia e Erdogan è sempre più il padrone di un paese sempre più nazionalista e autoritario, dato che ha superato il 50 per cento dei voti.
Il clima durante le operazioni di voto è stato teso, come ci raccontano i nostri corrispondenti, con brogli, intimidazioni e violenze nei seggi.
Il m5s ha avuto a Roma molti voti e consensi. Con le parole d'ordine di volta storica, di cambiamento radicale hanno ottenuti volti anche da molti settori della sinistra e del movimento. A due anni dalla Giunta Raggi non ci sembra che ci sia stata nessuna rottura con le amministrazioni precedenti. Con la scusa di risanare il debito pubblico, si sta mettendo a profitto tutto il territorio della capitale, nonché i suoi immobili. Quindi sgomberi e persecuzione dei migranti e dei rom.
Il governo si prepara a reprimere ancora, soprattutto la città di Masaya e il quartiere resistente di Monimbó. Sentiamo gli aggiornamenti da un compagna.