Sudafrica - Benin - Algeria
Sudafrica: oggi voteranno 27 milioni di sudafricani, è la sesta elezione dalla fine dell'apartheid. Continua ad esserci un apartheid economica, basti pensare che la disoccupazione colpisce il 41% dei sudafricani neri e solo l'11% di sudafricani bianchi. Oltre ad esserci un grosso problema di accesso ai servizi primari, che sta generando un movimento sociale di protesta, continua ad esserci una forte corruzione. Già Zuma, il primo presidente Zulu eletto nel 2009 e allora leader del partito African National Congress, fu al centro di molti scandali. L'ANC è ancora il primo partito, anche se sta cedendo parte del suo consenso al partito di sinistra Combattenti per la libertà economica, guidato dal leader Malema e molto sostenuto dai giovani.
Benin: le ultime elezioni hanno visto una bassissima affluenza, anche perché poco credibili. L'opposizione non si è potuta presentare, durante le votazioni è stato interrotto internet e sono stati arrestati diversi giornalisti. La popolazione è allora scesa in piazza per protestare.
Algeria: è stato arrestato il fratello dell'ex presidente Bouteflika. La piazza non ha fiducia nei militari come garanti nell'attuale caos, che vede uno scontro interno tra l'entourage dell'ex presidente. Le mobilitazioni sono organizzate orizzontalmente, senza una leadership definita, e sono partecipate fortemente dai giovani che chiedono un cambiamento politico e un miglioramento delle condizioni di vita.