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Flash Mob

Roma: alle 11 a Portuense contro i femminicidi

Data di trasmissione
Durata 12m 38s

FLASH MOB SABATO 5 GIUGNO ORE 11 – VIA GREPPI💥

Dona Shantini Badde Liyanage - Teresa - è l’ultima vittima di femminicidio, uccisa a Roma in zona Portuense il 29 maggio, finita a coltellate per strada, in un sabato pomeriggio. In uno di quei giorni in cui si inizia a parlare di fine del lock down e si torna finalmente a respirare accade l'ennesimo femminicidio, il ventiquattresimo nel 2021.

L’efferatezza del gesto, il luogo, l’ora, lasciano pensare che sia veramente tutto possibile, sempre, ovunque.
Ma non possiamo lasciare queste strade deserte, non vogliamo che il silenzio e l’oblio inghiottano l’ennesimo corpo straziato di donna. Donna uccisa senza un motivo che la ragione possa veramente comprendere, contemplare: la negazione dell’agire e del pensare in quanto essere umano. Siamo nel 2021 e, semplicemente, ancora molte donne non sono libere di esprimere i propri sentimenti e la propria volontà, di decidere di allontanarsi da una persona quando lo ritengono necessario nel percorso della propria vita. Siamo stanche, incredule, addolorate.

E’ per questo che sabato 5 giugno – ad una settimana dalla morte di Dona Shantini - alle ore 11 saremo in via Greppi, dove le residenti e i residenti del quartiere, le cittadine e i cittadini sensibili, le associazioni del territorio, vestiti di nero e di rosso, ricorderanno con un flash mob Dona Shantini Badde Liyanage.

Non un passo indietro

Data di trasmissione
Durata 33m 30s

Una compagna di Non una di meno di Roma ci racconta della mobilitazione sotto l'ambasciata polacca in sostegno delle lotte delle donne polacche per il diritto all'aborto, fortemente limitata dall'ultima sentenza della Corte Costituzionale; concludiamo parlando dei Consultori nella nostra cittĂ  e della conferenza stampa di venerdĂŹ 30 ottobre h 11.00 sotto il consultorio di Via Spencer,282 organizzata dal Coordinamento delle Assemblee delle donne e delle libere soggettivitĂ  Lazio.

Flash Mob alla Casa Internazionale delle Donne

Data di trasmissione
Durata 6m 25s

Ieri durante la presentazione del libro di Rachel Moran  'Stupro a pagamento, la verità sulla prostituzione' alcune realtà hanno effettuato un pacifico flash mob. Le abbiamo sentite in una corrispondenza, qui sotto il volantino che hanno lasciato all'iniziativa.

Riconoscimento, sorellanza e autodeterminazione, questa la nostra rivoluzione.

Siamo diverse soggettività femministe tra cui anche alcune sexworkers appartenenti a varie realtà come collettivi, associazioni e gruppi informali. Non è importante sapere chi di noi è o è stata sexworker perché qualsiasi discorso sul tema della prostituzione ci riguarda tutte in quanto donne e soggettività femministe. Ognuna di noi conosce qualcuna o qualcuno che fa o ha fatto lavoro sessuale. Abbiamo le nostre esperienze dirette che sono reali e concrete quanto quelle di chiunque altra e siamo qui anche per tutte quelle persone che non vogliono o non possono esporsi. Riteniamo estremamente violento e prevaricatorio dichiararsi detentrici di una unica “Verità”. In particolare su un tema così complesso che coinvolge donne diverse per vissuti e scelte. Sappiamo che la prostituzione NON E’ SEMPRE VIOLENZA. Ci impegnamo quotidianamente contro violenze e sfruttamento in ogni forma e in qualsiasi contesto: sul posto di lavoro, nelle strade, nelle relazioni, in famiglia. Da sempre qualcuno si è arrogato il diritto di parlare per noi, al nostro posto. La riconosciamo come pratica patriarcale di delegittimazione: sostituirsi alle donne, infantilizzarle e dubitare della loro capacità di autodeterminarsi. Non lo permettiamo. Invisibilizzare o negare i vissuti delle donne è una pratica politica violenta, soprattutto sapendo che molte sexworkers non vogliono o possono esporsi a causa dello stigma riguardo al lavoro sessuale. Le modalità ed il linguaggio usato in questa presentazione non fanno che criminalizzare, rinforzare lo stigma, isolare e dividere le donne. Critichiamo con forza la spettacolarizzazione strumentale della violenza di genere in qualsiasi forma. Osserviamo che l’obiettivo è portare avanti proposte neo-proibizioniste che avrebbero ricadute pesanti per le lavoratrici ed i lavoratori e tutte le persone di qualsiasi genere coinvolte nella prostituzione. Ci colpisce poi che queste modalità vengano portate avanti in questa sede , alla casa internazionale delle donne, un contesto che molte di noi hanno attraversato, e che fin’ora abbiamo considerato uno spazio in cui confrontarsi nelle differenze. Eventi come questi, impostati con questo linguaggio, in termini violenti e supponenti ci fanno pensare che qualcosa è radicalmente cambiato e che si voglia dare spazio ad un’ unica narrazione escludendo possibilmente qualsiasi altra voce. Questo non è il femminismo che noi conosciamo. Diffidiamo in quanto femministe dalle narrazioni uniche e dagli “appelli alla pancia” che riconosciamo come retoriche manipolatorie e funzionali alla reiterazione dello stigma. “Non in nostro nome” e in caso si voglia davvero aprire un dibattito serio sul tema si faccia convocando le diverse realtà esistenti. Noi qui non interverremo perchè sia evidente quello che succede: non è stata chiamata nessuna che non assuma un’ ottica neo-proibizionista. Speriamo in un’altra occasione più inclusiva e dialogica.

Iniziativa promossa da varie soggettivita' LGBTIAP, transfemministequeer e non-binarie e il collettivo femminista “ombre rosse”

 

 

 

Ostia: Flash Mob "Riprendiamoci le spiagge"

Data di trasmissione
Durata 4m 24s

L'estate si avvicina e il litorale romano si appresta ad accogliere le tantissime persone che ogni anno affollano le sue spiagge. Un quartiere dormitorio come Ostia, asfissiato dalla speculazione edilizia, non si risveglia per dare spazio a chi vuole fuggire dal caldo della città, ma ritorna in vita per garantire i profitti degli imprenditori che proprio sul lungomare si assicurano una fetta importante della loro vergognosa torta. Il tutto, logicamente, non rispettando i diritti dei cittadini.In risposta al decreto sviluppo, che prevede, tra l'altro diritti di superficie sulle coste da parte di privati, oggi un flash mob a Ostia.