Con un compagno dell'associazione "Mi riconosci" parliamo dell'azione di ieri a Roma "Alzate i salari, non i biglietti" per denunciare le condizioni salariali di lavoratori e lavoratrici nel mondo dei beni culturali a fronte di un costante aumento dei biglietti di ingresso ai principali siti culturali italiani.
Con lavoratori e lavoratrici dei Beni Culturali facciamo un punto sulla situazione molto frammentaria delle condizioni lavorative. Appalti al ribasso, partite iva, pagamenti non tutto l'anno portato ormai ad una situaizione al collasso per la gestione dei beni culturali. Sia nei musei che per gli scavi archeologici che nei gradi siti.
ll coronavirus ha messo ginocchio il sistema turistico italiano che da solo vale il 13% del nostro Pil pari ad un valore economico di 232,2 miliardi di euro e il 15% dell'occupazione totale con 3,5 milioni di occupati.Tra le categorie più penalizzate dall'epidemia c'è quella delle guide turistiche, circa 25mila in Italia, in maggioranza donne, il cui comparto è stato praticamente azzerato dall’emergenza Covid. Stamattina parliamo con una compagna, guida turistica di Roma, per farci aggiornare sulla situazione ad oggi, non eludendo però la questione del turismo di massa, con la sua standardizzazione dei desideri, la gentrificazione dei centri storici, il saccheggio ambientale e la mercificazione spinta del patrimonio culturale diventata legge con le varie riforme che si sono succedute.
Parliamo con una compagna dell'USI, rsu di Zetema, società in house del Comune di Roma: su sua segnalazione il museo di civiltà romana che si trova all'EUR è stato chiuso per accertamenti sullo stato di sicurezza.