L'Iran brucia ancora
A quasi due mesi dall'omicidio di Mahsa Amini, la giovane curda picchiata a morte dalla polizia religiosa per non avere indossato correttamente il velo, non si arrestano le proteste. Nonostante una repressione spietata, che ha provocato centinaia di vittime, proseguono quotidianamente scioperi, manifestazioni e iniziative di protesta che interessano tutto la geografia del paese, dalla capitale fino alle province più remote. A rendere ancora più incandescente la situazione l'iperattivismo del regime in ambito internazionale, nel tentativo di sviare l'attenzione dalla propria crisi interna. E' in quest'ottica che bisogna inquadrare la cessione di droni alla Russia, impegnata nell'invasione dell'Ucraina, ma anche le minacce nei confronti di diversi Stati confinanti
Con Patrizia Fiocchetti, esperta analista della società e della storia dell'Iran, abbiamo cercato di fare il punto della situazione attuale e di capire quali potrebbero essere i possibili esiti della crisi.