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Haiti lotta contro colonialismo, Vaticano e supremazia occidentale

Data di trasmissione
Durata 24m 2s

Sulla lotta ad Haiti contro colonialismo, Vaticano e supremazia occidentale intervista a Jemima Pierre, professor of anthropology and coordinator of The Black Alliance for Peace.

Alla luce dei recenti sviluppi della situazione ad Haiti, di cui si è letto sulla stampa e discusso in questi giorni in sede delle Nazioni Unite, specialmente rispetto ad una narrazione di stampo pianistico che sembra fare da motivazioni per un nuovo intervento militare, abbiamo qui le opportunità di parlare nell'ottobre duemila ventidue con la dottoressa Jemima Pierre. Jemima Pierre è coordinatrice di Black White America e professoressa di antropologia all'università della California Los Angeles.

La prima cosa che c' è da sapere è che Haiti è sotto occupazione. Ed Haiti e sotto occupazione dal 2004, quando Stati Uniti, Francia e Canada decisero di rimuovere il democraticamente eletto presidente Jean-Bertrand Aristide. quando i marines statunitensi atterrarono sull' isola, lo misero su un aereo e lo spedirono in esilio nella Repubblica Centrafricana.

Dopo ciò, gli Stati uniti inviarono quella che chiamarono una missione di stabilizzazione per in realtà soffocare le proteste contro la rimozione del presidente, che era supportato da un grandissimo movimento di massa. E perché le Nazioni Unite sono un'istituzione non democratica. Gli Stati Uniti e la Francia al Consiglio di sicurezza fecero passare una risoluzione per una cosiddetta missione di stabilizzazione che si trasformò nell’occupazione del paese con migliaia di risultati, una forza di milizie civili, una forza di polizia e così via.

Ed è durante questa occupazione che è emerso il gruppo chiamato Core Group, che di fondo è un gruppo di ipotetici consiglieri al team delle Nazioni Unite, ma che da allora è stato praticamente il principale manovratore della politica haitiana. Durante questa occupazione abbiamo avuto cosiddetti presidenti, ma in realtà questi sono stati piazzati dalle istituzioni internazionali gestite dall' Occidente.

Le cose poi sono andate molto male con il terremoto del Duemila dieci che ha contato migliaia di vittime. E così poi Hilary Clinton durante l'amministrazione Obama, ha aiutato a piazzare il presidente Michel Martelly con una percentuale di voti inferiore al venti percento. Questo signore non aveva nemmeno superato il primo turno. Ma se guardate i documenti Wikileaks leggerete come Hillary Clinton, insieme all' organizzazione degli stati americani, ha di fatto imposto che fosse incluso nel secondo turno e questo è stato praticamente l'inizio di una completa occupazione.

Ed è in questo periodo che le forze delle Nazioni Unite hanno causato l'epidemia di colera, riversando feci nelle acque del paese, uccidendo trentamila persone e contagiando né un milione negli anni duemila dieci. Non hanno mai riconosciuto responsabilità e poi, quando finalmente lo hanno ammesso, si sono rifiutati di pagare le riparazioni e rimediare alla situazione.

Perciò, quando oggi si parla di epidemia di colera, va chiarito bene che la fonte dell'epidemia sono le Nazioni Unite.

L'altra cosa è che quando Michel Martelly ha finito il mandato, anche il presidente successivo è stato installato con l'aiuto dell'Organizzazione degli Stati Americani. Quindi la gente sta protestando senza pausa dal 2008. E con l'uccisione del presidente lo scorso luglio 2021, è in pratica il Core Group che decide chi deve essere il primo Ministro. Spagna, Brasile, Unione Europea, Stati Uniti, Nazioni Unite: sono questi membri del Core Group e questo è praticamente un paese sotto occupazione che non può decidere per se stesso. I cui rappresentanti non sono eletti, ma sono illegittimi e non voluti.

Poi un altro aspetto che penso sia importante per chi ascolta è che gli Stati Uniti da sempre provano a trasformare Haiti in una fonte di lavoro schiavizzato. L'hanno fatto fin dagli inizi. Come sapete per esempio, quando hanno occupato Haiti dal 1915 al 1934. Fu allora che introdussero il lavoro forzato ed è sempre allora che attuarono la loro prima campagna di bombardamenti aerei proprio contro la resistenza di Haiti.

Ancora, durante gli anni ottanta, quando Roland Reagan costrinse il governo di Haiti a sterminare i maiali neri che sono nativi di Haiti e a rimpiazzarli con maiali dagli Stati Uniti, questi maiali bianchi che hanno bisogno di molta più attenzione, che hanno praticamente distrutto l'industria del maiale

Poi sotto il Bill Clinton gli Stati Uniti hanno forzato il riso dall'Arkansas dentro Haiti, uccidendo l'industria del riso. E hanno provato a creare delle zone di libero commercio per la produzione tessile dell'azienda Hanes. Ed è sempre sotto questi politici pupazzi che sono stati concessi ettari ed ettari di terra ad aziende come per esempio Coca Cola, per coltivare stevia, terra tolta alla gente.

E tra le cose recenti che hanno provato a fare c’è anche il tentativo, negli ultimi 10 o 15 anni, di togliere i sussidi per il carburante che il governo riconosce alla popolazione. E dovete sapere che Haiti, per via della continua interferenza straniera, non ha molto supporto sociale per la gente. Ma questo è uno dei pochi sussidi che ci sono. Ed insomma, se vivi in Europa, negli Stati Uniti, il governo ha diversi tipi di sussidi per gli agricoltori, per gli imprenditori e così via. Ma qui ad Haiti questo è proprio uno degli unici sussidi che esistono. Ed è proprio quello che da lungo tempo il Fondo Monetario Internazionale ha provato a togliere di mezzo.

E così, con il presidente Jovenel Moïse, che è stato poi ucciso, hanno provato a rimuovere i sussidi ancora una volta, ma la popolazione si è rivoltata e dovette desistere. Dopo però hanno installato questo nuovo presidente e sono riusciti effettivamente a far passare il ritiro dei sussidi, circa 9 settimane fa.

Ed è da allora che le proteste sono iniziate. Ora va chiarito qui che la situazione dei sussidi è quello che è perché il salario minimo ad Haiti e attorno ai 2 dollari al giorno. Un gallone di carburante costava circa 3 dollari. Costava 3 dollari, perché ora, con la rimozione dei sussidi e di circa 6 dollari. Praticamente raddoppiato, capisci che è tre volte il salario minimo di una persona. Perciò le persone stanno letteralmente facendo grandissima fatica e penso che sia proprio questo quello che si vuole. Una forza lavoro a bassissimo costo.

Perciò le proteste sono contro tutta questa situazione. Ed è questo governo illegittimo al comando dei colonizzatori del Core Group e all'organizzazione dei governi americani che ha richiesto l'intervento armato e dicono appunto che serve un intervento armato perché ci sono le gang. Ma la realtà è che quando pensiamo ad Haiti dobbiamo pensare a come è rappresentata. Sono sicura che avrete visto che ogni volta che c’è un notizia o una storia che riguarda Haiti, è sempre accompagnata dalla più razzista delle immagini che mostra miseria, povertà, violenza.

Ora, c’è una lunga storia di oligarchia ad Haiti, che a proposito non è nera ma italiana, francese di pelle chiara e bianca, che in realtà controlla tutti i porti. Ci sono cinque famiglie che controllano i cinque porti privati del paese, ed è da lì l'unico modo con cui le armi entrano nel paese. Questo è l'unico modo con cui le armi, infatti possono entrare ad Haiti perché’ le armi non sono prodotte ad Haiti. Non lo sono le munizioni. Tutte queste armi che sono state importate ci sono da tanto tempo ed è questa oligarchia che di fatto ha armato i giovani dei quartieri poveri per usarli contro i propri rivali commerciali.

Tale situazione, in cui queste famiglie usano giovani dei quartieri poveri per far bruciare le attività di qualcuno o per i riscatti dopo rapimenti, va avanti da anni ormai. E si dice che le gang controllerebbero la circolazione dei carburanti e altri rifornimenti. Ma la realtà è che dietro c’è questa oligarchia che controlla. Queste famiglie che competono l'una contro l'altra usando le gang. Ma sui media, perché i media hanno visioni così razziste di Haiti, quando dici gang mettono questo tipo di immagini e tutti pensano “questi neri sono dei selvaggi che non sanno governarsi da soli.”

E questo ha una lunga storia che va indietro alla rivoluzione haitiana. Quando abbiamo sconfitto, quando questi gruppi di africani hanno sconfitto Napoleone. Perciò le cosiddette gang sono in realtà un problema di queste oligarchie. Ma anche del supporto degli Stati Uniti che non fa vedere come da 9 settimane ci sono proteste non stop ogni giorno e in ogni singola città.

Proteste di larga scala con migliaia e migliaia di persone.  E le proteste chiedono la dipartita di questo governo illegittimo, ma sono anche contro le politiche di austerity del Fondo Monetario Internazionale. Questo presidente però, con il supporto degli Stati Uniti, dice che si tratta di gang violente. Perciò gli Stati Uniti supportano la situazione e la usano per provare a pacificare le proteste, che sono di larga larghissima scala. E perché gli Stati Uniti controllano il mondo, controllano il Consiglio di sicurezza dell'ONU, controllano l'Organizzazione dei Governi Americani, allora assistiamo a questa campagna concertata.

Non so se sapete, ma sono due settimane che ogni storia riguardante Haiti è sul fatto che la gente sta in situazioni terribili e sta morendo. Allora va attuato un intervento militare. Sembra proprio una strategia concertata in cui i media fanno questo lavoro e tutti sembrano essere d'accordo, anche se poi i problemi ci sono da mesi.

Domanda: Ad esempio, 15 ottobre. Sull'Avvenire si legge: “Il dramma invisibile Haiti al punto di non ritorno, colera e carestia fuori controllo.” E ancora, sempre 15 ottobre, questa volta da Il Manifesto: “Haiti sull'orlo del caos e di una nuova occupazione militare. Gang criminali padrone del territorio, emergenza umanitaria, colera.” E questo fa il paio con altre fonti che hanno scritto del rischio di una guerra civile, e continuano ad enfatizzare quella che è stata forse una strategia che nei passati mesi si è costruita proprio per raggiungere questo apice che viviamo in questo momento.

Sembrerebbe che forse questo utilizzo del termine gang serve più che altro a neutralizzare, e a omogeneizzare le proteste. Come diciamo proteste legittime verso un governo che legittimo non è affatto?

Pierre: Esattamente. Vedi se guardi agli Stati Uniti e noti come hanno usato immagini delle proteste per George Floyd, per esempio. Vedi foto che vogliono far vedere come i neri sono violenti e bruciano tutto. Con Haiti è la stessa cosa da sempre. Dalla rivoluzione di 200 anni fa, dove facevano vedere immagini per dire “guardate questi selvaggi che mangiano i bianchi. Sono dei cannibali, dei violenti.”

Quindi, quando usano il termine gang e parli di Haiti e mostri foto dove si vede la polizia lanciare lacrimogeni e la gente che scappa. Ma non fai vedere le foto delle proteste ordinarie lungo la spiaggia attraverso le città. Quello che stai facendo è richiamare immagini costruite su 200 anni di storia di demonizzazione di queste persone.

Perciò è facile ora pensare e far pensare “Oh mio Dio, la carestia, la fame”. Ma non c' è la fame in questi termini e non c' è nessuna guerra civile. Non ci sono due gruppi che si fronteggiano, perché ci dovrebbe essere una guerra civile? Ma gli europei adorano queste cose e penso ci sia un profondo sentimento anti-haitiano e anti-neri e razzismo da parte delle comunità bianche di tutto il mondo, anche da parte delle comunità latino-americana.

Ed è per questo che è facile credere a queste storie. Perciò il novantacinque percento delle notizie che si leggono sono bugie. Specialmente se vengono dall'occidente. Tutto quello che gli serve è far arrivare le notizie alla CNN, alla BBC. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite che dirà qualcosa e tutti ci crederanno. Perché, si sa, e Haiti. Ma l'altra cosa su cui la gente deve riflettere è come ha potuto un primo ministro illegittimo e non eletto avere l'autorità per chiedere un'invasione straniera? Questa è una ricetta per il disastro, specialmente perché la popolazione non vuole nessuna invasione. Anzi c’è tanta rabbia per il fatto che tutti questi meeting stanno avendo luogo anche con la Repubblica Dominicana, con cui c' è una lunga storia di razzismo.

Perché ad Haiti – e non so se chi ascolta sa del massacro del 1937. Quando la polizia dominicana uccise trentamila haitiani – c'è un forte sentimento di odio verso l’élite dominicana di Haiti. Perciò quando alla gente dice che manderai eserciti stranieri, incluso quello dominicano, quello che si sta chiedendo è un vero e proprio bagno di sangue.

Ma poi, e questo è l'aspetto più importante, sai qual è l’aspetto più inquietante al riguardo, per cui ci sentiamo di stare ancora sotto occupazione? Beh, quello dell'ONU. Infatti, anche se la maggior parte dei soldati sono andati via nel 2017, c’è questo ufficio di questa donna, Helen La Lime, che è ancora là e stanno presentando il caso alle Nazioni Unite.

Si tratta di una persona non eletta. E non ci dovrebbe essere ad oggi nessuna presenza ONU ad Haiti. Quindi su che basi questa rappresentante si prende l'autorità di chiedere un intervento armato? E va detto che l'intervento precedente dell'ONU non è stato affatto leggero. Hanno portato il colera come già detto e stuprato giovani ragazze e ragazzi. L'istituto per la Giustizia e la Democrazia ad Haiti ha dovuto fare causa alle Nazioni Unite, mi pare un paio di anni fa, per ottenere supporto di paternità per i figli che i soldati Onu si sono lasciati dietro dopo aver violentato queste ragazze. Questa è la situazione con cui l' ONU ha agito. Ma quello che gli Stati Uniti stanno dicendo oggi è ancora peggio perché vogliono mandare forze armate non-Onu, che significa forze internazionali di sconosciuti senza nemmeno le responsabilità delle vestigia ONU.

In pratica vogliono mandare i gruppi di mercenari ad ammazzare la gente, qualcosa di totalmente inaccettabile.

Domanda: E continuando sulla questione degli interventi stranieri, della presenza straniera ad Haiti. Lo scorso ventuno settembre è il giornale L'avvenire titolava Haiti. Appello dei religiosi alle chiese del mondo: “Non lasciateci soli. La violenza nel Paese ha raggiunto livelli mai visti. Devastati numerosi luoghi di culto.” Bene. È questa una espressione di un sentimento anticlericale del paese?

Pierre: Sì, sì. Il Vaticano è stato terribile nei confronti di Haiti. Sono stati incredibilmente razzisti e se si guarda i documenti di Wikileaks si vede come il Vaticano abbia dato supporto attivo al colpo di Stato del 2004 e da sempre dicono che ad Haiti c’è Vodou e questo e quello. Perciò il Vaticano ha avuto uno spropositato potere sulla politica di Haiti, in una modalità che per noi è scioccante, considerato che non siamo affatto un paese cattolico, ma proprio in nessun modo.

Perciò sì. Da una parte c'è il Vaticano, da un'altra il governo degli Stati Uniti, da un'altra c’è l'Unione Europea, e poi le Nazioni Unite, che non sono per niente affatto una istituzione democratica. Perché come puoi avere una istituzione mondiale dove c’è chi occupa permanentemente posizioni su cui prende decisioni?

È chiaro quindi che nessuna di queste istituzioni sia democratica, ma il Vaticano in questo si supera. Per esempio, abbiamo riscontrato che il prete della Chiesa Episcopale importava armi ad Haiti.

E poi hai le ONG che stanno lì a prendere soldi. Se si ricorda del terremoto del 2010, la Croce Rossa raccolse mezzo miliardo di dollari, e ci ha costruito sei case. Quindi quando le ONG dicono che ad Haiti succedono cose è perché vogliono entrare a raccoglierne i benefici.

Sai che Haiti viene anche chiamata la Repubblica delle ONG? Se gli interventi stranieri avessero infatti beneficiato Haiti, a quest'ora, probabilmente dovrebbe essere uno dei migliori posti sulla Terra. Perché va detto che Haiti ha avuto interventi stranieri senza tregua a partire dall’Ottocento.

Perciò ditemi se gli interventi stranieri hanno avuto benefici, se ogni volta cioè un nuovo intervento straniero per far fronte ai problemi creati da un altro intervento straniero precedente.

Domanda: Quindi, possiamo dire che quello che si cela dietro questo linguaggio è un ordine neocoloniale che ha continuato a agire all'interno di Haiti?

Pierre: Ma io direi che si tratta di puro colonialismo. Perché come potrebbe essere un ordine neocoloniale se non c' è nemmeno una facciata di governo eletto? Si tratta di un governo importato. Non ci sono state nemmeno elezioni legislative e ci sono in realtà solo dieci ufficiali governativi. E non hanno nemmeno potere. Quando indietro nel 2000 e nel 2004 ne avevamo migliaia. Tutti quelli che oggi dicono di parlare per Haiti sono importati. Perciò guarda, non è nemmeno una indirect rule coloniale. Perché almeno nella indirect rule si pretendeva che la persona al comando fosse della comunità. Quello di ora è una importazione di primo ministro che nemmeno viveva da Haiti nel 2004.

Domanda: Grazie per questo chiarimento, che ci parla della magnitudine e di quanto sfacciato sia l'ordine delle cosiddette istituzioni democratiche. Un altro aspetto che mi pare sia in gioco è quello dell'eccezionalità: il caso di Haiti come “eccezionale”. Una situazione eccezionale che forse è un altro aspetto della colonizzazione. Per esempio, se rimaniamo al colera, è come stiano girando in questi giorni le notizie relative a una presunta epidemia, viene in mente come igiene e salute siano state alla radice del potere coloniale del passato.

Pierre: Sì, sì, infatti. Ricordiamo che quando dicono che c' è un'epidemia di colera e così facile. Non sappiamo infatti quali siano realmente i numeri. Ed erano così contenti quando hanno trovato due o tre casi all'improvviso. Quella è diventata la storia principale. Capisci cosa intendo? É come quando l'ebola ha colpito l'Africa Occidentale e tutti hanno iniziato a fare riferimenti alle scimmie. È quel razzismo che esce fuori quando si tratta di persone nere e allora tutto diventa un'epidemia. Ma hanno voluto il colera, così da usarlo come una scusa per l'invasione di Haiti, senza invece ricordare che Haiti non aveva avuto casi di colera da cento anni prima che le Nazioni Unite occupassero il paese.

Nel duemila dieci è stata l’ONU a portare il colera ad Haiti. È un problema che ha creato l'ONU che ha contagiato milioni, ha ucciso trentamila persone senza che se ne prendessero le responsabilità. E si tratta delle stesse Nazioni Unite, dove Helen La Lime chiede ora di fare un intervento militare. Perciò in realtà non sappiamo. Continuano a dare dei numeri, ma io non ho nessuno ad Haiti che mi conferma le centinaia di morti di cui parlano. Proprio no. Poi però le leggi le notizie e scrivono che sono morte tremila persone in tre giorni. E ci aggiungono la storia che le gang usano lo stupro. La realtà è che le Nazioni Unite sono state i più grandi stupratori ad Haiti. Loro hanno violentato ragazza dei dodici e tredici anni. Sono loro che hanno creato il caos lasciandosi i figli alle spalle. Loro sono quelli che hanno utilizzato lo sfruttamento sessuale come arma, ma nessuno ne parla perché le Nazioni Unite sono considerate una istituzione benevola, democratica.

Penso che la prima cosa da dirsi è che questa idea di ordine internazionale basato sulla legge riguarda interamente la supremazia dell’occidente. Si tratta di fare sembrare tutto come universale, che sono tutti uguali. Ma la realtà è che un piccolo gruppo di nazioni controlla il mondo intero. Sono loro le regole che dobbiamo seguire. E fino a che non ci liberiamo di questa idea che l'ONU sia una istituzione internazionale, che ci sia la Corte Penale Internazionale, l'Organizzazione Internazionale del Commercio, fino a che non realizziamo che queste non sono istituzioni democratiche internazionali, cadremo sempre nella trappola che le Nazioni Unite sono buone.

L' ONU ad Haiti, in Africa, specialmente in Congo, e nell’Europa dell'Est non è stata un'istituzione benevola.

 

EN


angelantonio: Given the recent developments of the situation in Haiti as covered by the international press, considered the news about the talks at the UN and especially thinking about the pietistic narrative that appears to justify another military intervention in the country, in the October 2022 we have the chance to talk with Dr. Jemima Pierre. Jemima Pierre is coordinator of The Black Alliance 4 Peace and professor of anthropology at UCLA.

Jemima: Yes. So you wanna know what's going on.
Well the, the, the first thing that you need to know is that Haiti is under occupation.
And that Haiti's been under occupation since 2004 when US, France and Canada got together and decided that they needed to get rid of the democratically elected, popularly elected president Jean-Bertrande Aristide and where the US Marines landed, put him on a plane and sent him to the Central African Republic in exile.
After that, the US military sent what they call the stabilizing mission to actually quell protest against the removal of the people's president because he was represented by large, the largest mass movement ever. Then the US, because the UN is an undemocratic institution, the US and France under Security Council asked the pass of resolution to spend a so-called stabilizing mission to.
Which turned into an occupation of thousands of soldiers. A civilian force, a police force, and so on. And through that occupation emerged this group called the Core Group that basically it's a group of supposed advisors to the UN team there. The Core Group from then on has been really the main driver of the Haitian politics.
Through that occupation, we've had so-called presidents, but they've been through that occupation with the use of the OAS, all these so-called international institutions that are really run by the west, right? But when really got bad was in 2010, right after the earthquake that killed punches of thousands of people.
The US Hillary Clinton, under the Obama administration installed, helped to install this president, of this Michel Martelly of the PHTK party with less than 20% of the votes. This guy did not make the first round, but Hillary Clinton, if you look at the wikileaks papers, you'll see Hillary Clinton basically demanded, with the OAS that he be put on the runoff, even though he never made the first round.    
And so that's the beginning of the full occupation, the UN forces which by the way, are responsible for bringing cholera to Haiti by dumping people matter into the waters of the country, killing 30,000, signaling a million from 2010, they never took responsibility for six years.
And then, when they finally admitted it, they never paid restitutions and fix the situation. So, if people are talking about a to cholera outbreak, the source of the cholera is the UN occupation. The other thing is with Michel Martelly gone, the next president was also put in with the help of the OAS. And so, people have been protesting nonstop since 2018.
And with the assassination of the president back in last year, July, 2021, you basically have the Core Group deciding who would be the prime minister. They issued a press release and that's how we knew who the Prime Minister was. This is an unelected group of foreigners, Spain, Brazil, the European Union, the US, the UN, they're the members of the Core Group. And so, so this is a country under occupation because they don't make their positions.
These are unelected, illegitimate, and unwanted. And the other thing that I think is important for your audience is that the US has always tried to turn Haiti into basically slave labor. They've done that from the very beginning. When they occupied Haiti from 1915 to 1934. Introduced forced labor. That's where they practiced their first aerial bombing campaign against the resistance in Haiti.
But also through the eighties when Ronald Reagan forced the Haitian government to kill all the black pigs that are natural to Haiti and replace them with pigs from the US, these white pigs. It's crazy. That needed all kinds of maintenance. So that really killed the pig farming industry. And then under Bill Clinton, the US dumped on rice from Arkansas into Haiti that also killed the rice industry. And they've been trying to build free trade zones for cheap labor for Hanes soccer material. And also under these puppets, they've given acres of acres of land to businesses so that, for example, Coca-Cola can grow Stevia, taking away people's land.
But the most recent thing that they've been trying to do, and they've been trying to do this for about 10 years, 15 years, is to remove the fuel subsidies that the government provides for the people. And, you know, Haiti because of the constant interference by foreign governments, doesn't have much support, social support for its people, but this is the one subsidy that they have.
And if, you know, if you live in Europe, you live in the US, the government has all kinds of subsidies for farmers, for businesses and so on. But here, it's the one subsidy that the IMF has been trying to get rid of for a long time. And so, under Jovenel Moïse, the president that was assassinated, he tried to remove a few subsidies and the people revolted, so he had to step back. But after they installed this new guy and they managed to get him to pass a few subsidies about nine weeks ago, which is when actually the street level protest began again. Really pushing against him, they want him out, but they also want the subsidies back in place.
And I have to clarify the subsidy situation. The minimum wage in Haiti it's about two US dollars per day. A gallon of oil is about, a gallon of gas once it's refined is about $3, was about $3. You removed the subsidies, it's about $6. It has doubled. So, basically three times more than a person's minimum wage for a gallon of gas. It’s starving the people out. But I do think that's what they want. They want this captured working force. To work as cheap labor.
So that's what the protests are about. And so, then this illegitimate government at the behest of their colonizers, which is the Core Group, and the OAS basically called for an armed intervention. And he's saying he needs an arm intervention because there's a gang problem. And the reality is you know, when we think about Haiti, we have to think about how Haiti is represented. So I'm sure you've seen the news. Whenever there's a picture, there's a story about Haiti, it's accompanied by the most racist picture of poverty, misery, or violence, right?
And there there's a long history actually, of the Haitian oligarchy, which is not black by the way. It's Italian, French oligarchy, light skinned and white that actually own all the ports. Five families own the five private courts, and that's the only way guns can made it to Haiti. That's the only way guns can get in Haiti. Guns are not made in Haiti. They're not manufactured neither is ammunition. And so all these guns have been brought in. They, they've been there for a long time. These oligarchy used to arm poor young men in the poor neighborhoods to go actually go against their rivals, their business rivals.
So this has been going on for years where one family would send a poor young man to go burn down a business or to kidnap someone for ransom. So, this has been ongoing. There's an uptick in it because they've been warn on guns, and these families are letting the guns in. But they're saying the gang are blocking gas and other supplies. The reality is that the oligarchs actually control and pay farm men to block these, so that they can fight against each other and raise the prices. They're competing with each other using these gangs to put a blockade. But in the media, because the media has such racist views about Haiti, you say gang and you put the right kind of picture up there, everybody believes that these blacks are savages that can't rule themselves.
This has a long history going back to Haiti's Revolution, where we defeated, when these groups of Africans defeated Napoleon's. So the so-called gang problem is really a problem of these oligarchs, but also with the support of the US. And it also hides the fact that for the past nine weeks there's been non-stop protests every day in every single city, large scale, thousands and thousands of people.
And the protests are calling for this illegitimate president to leave, but are also against the austerity measures imposed by the IMF. But this president that the US is supporting, is basically saying this is gang violence. And so then the US is supporting that and using this as a way to basically try to pacify the large scale protests. So they're doubling down under the puppet government that they put in. And that's so because the US runs the world, they run the security council, they run the OAS, and there's this concerted campaign.
I don't know if you know this, in the past two weeks every story's been about Haiti, about everything is dire, people are dying. There's a need for intervention. And it seems like a concerted effort. You know, all the media fits right in, everybody jumps in, even though this has been a problem for the past six months, and so.
angelantonio: yes, and, about this. For instance, we read from an Italian newspaper, October 15.
This is from L’Avvenire, a Catholic newspaper in Italy. The title goes like: “Invisible drama. Haiti at the point of no return. Cholera and famine out of control.” And again, also October 15th. This is from Il Manifesto, which is a so-called leftist newspaper, now expression of a very Eurocentric Communism. It says: “Haiti on the verge of chaos and a new military occupation. The heaviest crisis: criminal gangs control the territory. Humanitarian emergency, cholera and the risk of a popular insurrection.” And this pairs, I think with reports from other sources that started speaking of the risk of a civil war, especially within the last two weeks.
But it seems like a media strategy that has been building up in the past month. So yes, gangs here seems also a term deployed as a way of canceling and to homogenize something more complicated, to delegitimize and silence critical voices.

Jemima: Exactly. Well, you know, living in the US knowing how they used images during the George Floyd protests. For example, you saw images of people, it made it seem like black folks were violent and burning down things. With Haiti, that's always been the case, right? From the revolution 200 years ago where they would show images and there's just like, you know, these savages are eating the white folks, right? They're, they're cannibals. They're, violent. And so, when you use gang and you have Haiti and then show a picture of when the police is using tear gas, people running away and it looks like they're doing something crazy, but you don't show the pictures the protests by the beach, the orderly protests through the towns.
The media will believe anything, right? So it builds on 200 years of demonization of these people. And so it's easy to say “Oh my God, famine!” There's no thing of famine. And, and there's no thing of civil war. There are no two groups fighting each other. So why would you call it civil war, for example? But the Europeans love that, and I think there's a deep anti-Haitian and anti-blackness and racism with the white, all over the world, when it comes to Haiti. Including also the Latin American communities.
And it's so easy to believe these stories and, you know, 95% of what you read on the news in Haiti is a lie, especially out of the West. All  you have to do is get to CNN, the BBC and the UN Security Secretary General to say something and then the other news media will pick up with it and run with it. Because it's easy to believe, because it's Haiti.
So we have to think about that. But the other thing that I think people need to know is how could an illegitimate, unelected prime minister have the authority to a call for foreign invasion? That's a recipe for disaster. Especially since the people don't want it and they're gonna have something, People are so angry about the fact of having all these meetings, including with the Dominican Republic for which it has had a long racist history.
Because Haiti, I don't know if people know the1937 massacre of Haitians by the Dominican police. Where they had to death, 30,000 Haitians. So there's a lot of hatred for the Dominican Elite of Haiti. And so, to tell people that you're gonna send arms that include Dominicans, it is actually not going to work. It’s gonna be a blood bath.
Then, the most important thing. You know, what's scary about this one? We still feel that we're under occupation because the UN office, even though the soldiers, most of the soldiers left in 2017, there's the UN office with this woman called Helen La Lime, it's called BINUH (United Nations Integrated Office in Haiti). That's the acronym. They're still there. They're the ones presenting the case for Haiti at the UN. This is an unelected person. There should not be any UN presence in Haiti. So where does La Lime have her jurisdiction to go and make a case for armed intervention?
And remember that the UN intervention was difficult. You had all these thousands of soldiers. You had the cholera that that they brought in. They raped a bunch of young girls and boys. In fact, you know, the Institute for Justice and Democracy in Haiti, it just had to sue the UN, I think just a couple of years ago to get paternity support for all the children that the soldiers left behind after they raped these girls.
This is the UN. But what the US is offering is even scarier because they want a non-UN armed force, which means that they want a multinational force of armed strangers going to Haiti without the veneer of UN accountability. Which to us, it means basically sending a bunch of foreign mercenaries to kill people.
This is completely unacceptable to everybody.

angelantonio: And continuing on the interference and the foreign presence in Haiti, another newspaper article from l’Avvenire titled: “The drama. Call from religious organization and the Church: do not leave us alone. Churches stormed and targeted.”
Is this an expression of an anti-clerical sentiment in the country?

Jemima: Yes. Yes, because the Vatican has been terrible to Haiti. They've been so racist. And if you look at wikileaks papers, the Vatican was very supportive of the coup d’état 2004. They always said Haiti is Vodou, and this and that.
And so, the Vatican has had an inordinate amount of power over Haitian politics in a way that is shocking to us, considering we're not a Catholic country in any ways.
So you have the Vatican, you have the US government, you have the European Union. You have the UN, which is not a democratic institution because how could you have a worldwide institution where you have high permanent seats that make all the decisions?
So, none of these international institutions are democratic, but the Vatican itself it is egregious.We found out, for example, the Episcopalian church, the priest of the church was importing guns
Then the NGOs are there to make money off of Haiti. If you remember, after the 2010 earthquake, the Red Cross raised half a billion dollars and builds six houses. NGOs are saying things are gonna happen in Haiti because they wanna go back there, and reap the benefits.
You know, Haiti's called the Republic of NGOs. If foreign intervention was good for Haiti, would be the best place on earth right now because we've had nonstop foreign interventions since, you know, the late 18 hundreds. So tell me how good foreign intervention is. If you are bringing foreign intervention to deal with the problems called by foreign intervention. That's the definition of lunacy. Doing the same thing over and over again and expecting a different outcome.

angelantonio: So, behind this narrative and the usage a very loaded languages we can actually see how this conceals a new colonial order, a neo-colonial order at the root of this present day condition?

Jemima: Well, I would like to say this is straight up colonialism. Because how could it be neo-colonial? There's not even a veneer of a self-elected government that's being controlled by outside. This is an important government. We haven't had legislative elections. There are actually only 10 elected government officials in Haiti and they have no power. Out of the thousands that we had before 2000. Or 2004. So everyone who's saying their speak on behalf of Haiti, it is an important person. So, this is not even indirect rule. Cause at least indirect rule pretended that the person was from the community. This is an importation of a prime minister that didn't live in Haiti before 2004.

angelantonio: Yes. Thanks for these important clarifications. This really speaks of the magnitude and the blatancy of these so-called Democratic international institutions.
Another aspect about Haiti, is the narrative that always takes the form of an exceptionalism. An exceptional situation. That’s also another aspect of this colonization. Especially if we stick to cholera. They are now talking about this outbreak of cholera and it might be good to remember how hygiene and health measures had been at the roots of colonial governments in the past. And again, in the present.

Jemima: Yes. And let’s remember that when they say there's a cholera epidemic, it's just so easy. They may have only found a few cases really. But we don't know how many cases. But they started calling it a cholera epidemic. They were so happy when they found three or four cases, and all of a sudden that becomes the lead story, right?
You see what I mean? It's like when Ebola hit West Africa and everybody was making reference to monkeys. You know, it's just the racism when it comes to black people. And so everything becomes an epidemic. But they wanted cholera. So that they could use that as an excuse for intervention.Be like: oh, there's a cholera epidemic. Without pointing out that Haiti did not have cholera for a hundred years before the UN occupation in 2010. It's the UN that brought the cholera. So, this cholera is because the UN didn't do anything. The problem that it created in 2010 and let a million people get sick and 30,000 people died. And didn't take responsibility for six years and after it took responsibility, never paid reparation, never fixed the system.
And that's the same UN that's running through the BINUH office and this Helen La Lime who's asking for military intervention. So look, we don't even know. They keep raising these numbers, right? There’s nobody in Haiti that I know that tells me there's been like hundreds of deaths from cholera. That's not the case at all. But you read the news, you think there's like 3000 people dead in three days over cholera, cause they keep raising it over and over again.
And then they're also talking about, you know Haitian gangs using rape as a tool. The reality is the UN was the biggest set of rapists there were in Haiti. They were the ones that were raping these young 12, 13-year-old girls. And they're the ones that created a havoc, left all these children behind.
They're the ones that used sex and sexual exploitation as a tool. But we don't get that either because everybody's supposed to think that UN is this benevolent democratic institution. And I think the first thing we need to do is that, think about this idea, that so-called rules-based international order, it's all about US-run Western supremacy, right?
And it’s about making it seem like everything is universal, everybody's equal. And the reality is that a small group of nations control the entire world. It's their rules that we're supposed to follow.
And until we get away from this idea that the UN is an international institution, The ICC, the International Criminal Court, the World Trade Organization, the WEF (World Ecoomic Forum). Until we realize that these are not international democratic institutions it will always fall for this trap that the UN is benevolent. The UN in Haiti and in Africa, especially in the Congo, and in Eastern Europe, the UN in these so-called peacekeeping forces has not been a benevolent institution for people.

angelantonio: Thank you. This was Dr. Jemima Pierre, professor of anthropology and coordinator of The Black Alliance for Peace.