Puntata 17 di EM, quinta del ciclo Libera Scienza in Libero Stato, parliamo di Xylella fastidiosa pauca. La Xylella è stata ed è la vera responsabile della morte degli Ulivi in Puglia? Ne parliamo con la giornalista scientifica del Fatto Quotidiano, Laura Margottini e con il fisico Francesco Sylos Labini.
Con il Prof. Andrea Carlino discutiamo insieme all'avvocato Mariano Alterio su come la procura di Lecce sia stata impossibilitata ad andare a fondo nelle indagini su alcuni ricercatori, docenti e personaggi con ruoli cardine nell'affair Xylella, ma ravvisando gli estremi per andare avanti con le indagini e trasferendo il fascicolo alla procura di Bari per competenza. Manca solo la firma di Mattarella affinchè il decreto devastante di Centinaio diventi legge. Interessanti domande sono oggi sorte: come è arrivato il batterio della Xylella? Perchè a ridosso delle elezioni si è votato in fretta il decreto al Senato? Perchè vengono dichiarati infetti sempre e solo alberi di piccoli appezzamenti e mai di grandi aziende?!
Con il Prof. Andrea Carlino dell'Università di Ginevra intervistiamo l'agricoltore salentino Ivano Gioffreda. Vengono denunciati gli oscuri retroscena della ricerca blindata e dell'unico laboratorio PRIVATO autorizzato a diagnosticare l'eventuale contagio degli ulivi con il batterio della Xylella. L'ulivo di Monopoli, destinato ad essere abbattuto, grazie ad un'ordinanza della procura è stato nuovamente analizzato, risultando NON INFETTO! Quanti alberi a questo punto sono stati abbattuti essendo stati dichiarati infetti? Errori umani o dolo? Il decreto Centinaio è assolutamente lo strumento utile alle multinazionali per entrare in una Puglia da desertificare e sfruttare per colture intensive e supreintensive.
Termetrio, la località in cui è stato abbattuto con un blitz notturno della polizia l'albero dichiarato infetto che da oltre due anni continuava a produrre, è ormai il luogo simbolo di come ci sia una precisa volontà di sterminio degli ulivi pugliesi, compresi i millenari. Oggi COSATE, coordinamento di salvaguardia del territorio, insieme ad altre realtà pugliesi, ha organizzato una giornata di informazione. Erano presenti diversi nomi a sottolineare le gravi disposizioni dell'ormai legge Centinaio. Una prima forma di lotta proposta da COSATE è la diffida ad alcuni sindaci dall'utilizzo dei pesticidi obbligatori per legge. Lo spiega bene nell'intervista Franca Cammarota.
Il professore di Diritto Costituzionale presso l'Università del Salento Nicola Grasso ci illustra come il decreto Centinaio, il quale proclama l'emergenza Xylella in Puglia, sia anticostituzionale e vada a collidere con gli articoli della Costituzione che salvaguardano il paesaggio italiano. Gli ulivi millenari sono le nostre cattedrali e non vanno toccati, soprattutto se abbiamo capito che la Xylella non è l'unica causa del disseccamento e soprattutto perchè lo sradicamento degli ulivi e l'uso di neonicotinoidi non risolveranno mai il problema. Già verso il 2008 c'erano progetti di colture intensive da sostituire agli ulivi pugliesi, ma tali progetti erano impossibili da realizzare proprio grazie alla nostra costituzione. Oggi il decreto Centinaio crea un gravissimo precedente che potrebbe distruggere non solo gli ulivi millenari di Puglia!! Attenzione alla mafia e alle agromafie!
Grazie all'agricoltore salentino Ivano Gioffreda oggi diamo un'ulteriore occhiata chiarificatrice di quanto l'affair Xylella altri non sia se non un cavallo di Troia all'interno del quale si nascondono i soliti noti: multinazionali, politici corrotti e associazioni di categoria che mirano a ingenti finanziamenti comunitari. Ivano Gioffreda ci spiega invece quanto sia possibile curare gli alberi che hanno il batterio della Xylella, presente in oltre 400 specie vegetali!! Ma noi smascheriamo e diffondiamo come il progetto sia chiaro: desertificare la Puglia in favore di colture intensive e superintensive già sperimentate come fallimentari (vedi Andalucia) e continuiamo una strenua lotta informativa.
La Prof. ssa Margherita Ciervo, docente di Geografia Economica e Politica presso l'Università di Foggia, ci spiega come gli erbicidi potrebbero avere un serio collegamento con il processo di disseccamento degli ulivi, guarda caso molto grave nel basso Salento, dove si sonlo adoperate quantità spropositate di fitofarmaci già negli anni '70. Si fa inoltre cenno alla recente condanna della Bayer /Monsanto, all'aumento dei tumori in Salento e al progetto Geneo.
Si discute anche della "geografia del potere" e di come associazioni di categoria come Coldiretti e Confragricoltura cerchino si interferire con inchieste e indagini: una per tutti, la richiesta del presidente di Coldiretti a Emiliano in qualità di ex magistrato di intervenire presso le procure di Bari e di Lecce che indagano su vicende inerenti ulivi e funzionari.
Intervistiamo il dott. Massimo Blonda, biologo ricercatore del CNR di Bari, il quale ci parla di cambiamenti climatici, di possibili scenari, ipotesi di atteggiamenti da parte di noi abitanti del pianeta. Greta, dubbi, possibilità? La Xylella cavallo di battaglia di politici, industrie chimiche e scienziati che azzardano ipotesi assolutamente non validate, ma soprattutto non danno corso a ricerche e indagini scientifiche utili a capire cos'altro c'è dietro gli essiccamenti. E se domani volessero sostituire gli ulivi secolari con colture intensive che seccherebbero proprio per quelle cause che oggi non si vogliono andare a ricercare? (sapendo che gli ulivi NON muoiono di Xylella).
La dott.ssa Margherita D'Amico, biologa e fitopatologa, ci fornisce preziose informazioni circa la presunta emergenza: ci dettaglia come su 450.000 campionamenti risultino solo 5000 ulivi colpiti dalla Xylella, pari all'1,8% dei 60 milioni di ulivi presenti in Puglia. Mentre politici, e chi con loro ha interessi alla devastazione del territorio, terrorizza l'Europa tutta dichiarando che gli ulivi infetti sono 20 milioni!!
Si parla della eventuale correlazione tra disseccamento delle piante e Xylella, si ritorna su quanto esageratamente siano stati sversati ingenti quantitativi di pesticidi ed erbicidi, di come ulivi infetti da anni siano ancora vivi e vegeti, del decreto Martina e Centinaio che prevedono l'utilizzo di neonicotinoidi (proibiti in Europa), della biodiversità a rischio.
Si rivolge lo sguardo al caro prezzo che stanno pagando gli abitanti dell'Andalusia i quali, dopo 20 anni di colture intensive e superintensive (come quelle che le scellerate politiche vogliono imporre in Puglia) siano ora al lastrico, compresa la penuria d'acqua vissuta dagli stessi abitanti, dato che le risorse d'acqua devono essere destinate alle suddette colture , le quali necessitano di esorbitanti quantitativi di acqua, oltre che di fitofarmaci
L'intervista alla Prof. Margherita Ciervo, docente di Geografia Economica presso l'Università di Foggia ci dà l'opportunità di riflettere circa importanti temi quali: siamo davvero in emergenza xylella?! C'è davvero un'epidemia o siamo spettatori di una manipolazione di dati? E perché? Il disseccamento degli ulivi (del solo 1,9% e non dei 22 milioni di alberi di ulivo su 60 milioni di piante come la terroristica informazione va dichiarando) dipende solo dalla xylella?! Quanti erbicidi vengono utilizzati? Quali scenari socio-economici-antropologici- culturali si prospettano dato che si vanno proponendo colture intensive e super intensive di varietà di ulivi che necessitano di ulteriori fitofarmaci, oltre che ingenti quantità di acqua. Si svenderanno le terre a favore di pochi acquirenti che produrranno olio di scarsa qualità?
Ascoltate l'interessante intervista e uniamoci nella lotta alle lobbies dei fitofarmaci, alla distruzione di una cultura e di un'economia millenaria, oltre che di un territorio già provato e abusato dal capitalismo globale in crisi!