Fidenza: manganelli e lacrimogeni sui facchini
Ieri sera violento sgombero del picchetto davanti alla Bormioli di Fidenza (Parma), ne parliamo con un compagno del Si cobas
Ieri sera violento sgombero del picchetto davanti alla Bormioli di Fidenza (Parma), ne parliamo con un compagno del Si cobas
Due corrispondenze con un compagno di BPM, Blocchi Precari Metropolitani, da via Rosaspina 90 dove in atto il violento tentativo di sfratto di una donna, rimasta disoccupata, e di suo figlio di nove anni.
La prima corrispondenza delle 9.50 è stata raccolta prima dell'arrivo della celere raccontato nella seconda corrispondenza raccolta alle 11.
Il 5 maggio del 1972 in un clima politicamente caldo, alla vigilia delle elezioni del 7 maggio, i fascisti vogliono fare una prova di forza facendo parlare in piazza Giuseppe Niccolai, noto repubblichino. I compagni contestano, la polizia carica ferocemente col 1° raggruppamento celere di Roma. Franco viene circondato da numerosi poliziotti e massacrato di botte, caricato sul furgone e gettato in una cella del carcere Don Bosco di Pisa. Sia il magistrato che lo interroga il giorno dopo, sia il medico del carcere ignorano le condizioni gravissime di Franco, ridotto in fin di vita dal pestaggio. La mattina del 7 maggio, alle 9,45 Franco muore in una buia cella senza che gli sia stata praticata alcuna cura.
Ne discutiamo con i compagni anarchici del Circolo Cafiero di Roma.