Udienza per la sorveglianza speciale per un attivista di Ultima Generazione
Oggi 10 gennaio si è tenuto un presidio di fronte al Tribunale di Milano in solidarietà al ragazzo sotto processo. Di seguito il comunicato:
“Simone ha 20 anni, e a quel processo verrà deciso se applicare su di lui la Sorveglianza Speciale, una misura molto dura di limitazione della propria libertà personale disciplinata dal cosiddetto “Codice Antimafia”.
Cosa ha fatto Simone per arrivare a ciò? In che modo ha messo in pericolo l’incolumità pubblica a tal punto da vedersi indicato come “soggetto socialmente pericoloso”?
Ha protestato.
Ha protestato con azioni di disobbedienza civile nonviolenta, rispondendo alle Forze dell’Ordine con la resistenza passiva.
Non una singola arma addosso, non un singolo gesto di violenza. Solo i propri documenti con sé, e qualche volta un libro da leggere ad alta voce durante le attese in Questura.
Non ha bloccato ambulanze né impedito soccorsi, avvertendo sempre il 118 prima di scendere in strada.
Ha sempre fornito i propri dati e affrontato ogni conseguenza, e il 10 gennaio lo farà di nuovo.
Verrà processato per questo, per aver spinto il mondo a fermarsi qualche minuto a comprendere quanto il nostro governo non stia facendo nulla contro il collasso ecoclimatico.
Ma non abbiamo intenzione di lasciarlo solo. Il 10 gennaio saremo lì con lui, in quantə più persone possibile.
Perché troviamo assurdo che di fronte alla preoccupazione per il proprio futuro e quello delle prossime generazioni si risponda con la repressione.
Non vogliono grida, non vogliono dissenso che non possano arginare con poche frasi accondiscendenti. Ma noi continuiamo, e il 10 gennaio sarà impossibile non sentirci gridare.”
da “Ultima Generazione” (pagina facebook)