Vertenze territoriali in marcia verso il 7 dicembre in campidoglio a Roma
Due corrispondenze per aggiornamenti sui progetto del nuovo stadio della Roma e l'inceneritore in vista del presidio in campidoglio del 7 dicembre.
Due corrispondenze per aggiornamenti sui progetto del nuovo stadio della Roma e l'inceneritore in vista del presidio in campidoglio del 7 dicembre.
Con Rita Di Fazio, operaia Stellantis dello stabilimento di Cassino, componente della segreteria provinciale dell'FLMU CUB di Frosinone, parliamo dello sciopero generale indetto da tutti i sindacati del settore metalmeccanico per venerdì 18 ottobre.
Lo sciopero, indetto dai sindacati confederali FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM-UIL vede l'adesione anche dei sindacati di base. Sono 13 anni che non veniva indetto uno sciopero di questa portata nel settore.
Nella corrispondenza parliamo delle condizioni che vivono da anni i lavori degli stabilimenti di Stellantis in Italia, fra cassa integrazione, licenziamenti e sfruttamento.
Il sindacato di base, nonostante la scelta di partecipare allo sciopero, critica la piattaforma calata dall'alto dai vertici dei sindacati confederali, oltre al processo di costruzione dello sciopero, avvenuto senza assemblee con operai e operaie.
Mentre il settore dell'automotive in Italia taglia la produzione, chiude gli stabilimenti spostando la produzione all'estero, mentre Tavares, Ad di Stellantis, dichiara che in Italia avrebbe bisogno di un solo mega stabilimento, che sembrerebbe in via di progettazione a Termoli, il governo non ha nessun piano per riconvertire le fabbriche, per non lasciare senza lavori migliaia di persone.