Grecia, saldi anticipati: il governo svende anche i monumenti
Riceviamo e pubblichiamo l'appello degli e delle archeologi greci, contro la cessione di un pezzo della loro storia:
I monumenti non parlano, siamo noi che parliamo per loro!
Hanno resistito ai bombardamenti dell’esercito turco. Hanno subito il saccheggio del colonialismo inglese e di quello nazista. Ed ora rischiano di scomparire per l’avidità delle banche.
Micene, Olimpia, il Partenone, i musei e tutti monumenti greci sono preda di furti e della speculazione internazionale. Dopo aver ridotto alla fame la popolazione greca, il FMI e la BCE hanno imposto al governo di Atene di dimezzare i fondi del servizio archeologico nazionale, licenziare la metà del personale e ridurre i salari dei dipendenti.
Facciamo appello ai cittadini e cittadine del mondo che in questi giorni hanno solidarizzato con la lotta del popolo greco affinché difendano il patrimonio culturale e la memoria storica. Il destino dei popoli europei è comune e l’autoritarismo che sta schiacciando la nostra popolazione, la sua dignità e i suoi monumenti, si sta affermando in tutta Europa.
I monumenti non parlano, siamo noi che parliamo per loro!
Inviate una mail di protesta al primo ministro greco, o al ministro della cultura, oppure un fax al seguente indirizzo: 0030 210 9098603
Associazione degli archeologi greci
Qui gli appelli internazionali:
http://www.archive.org/download/archeogrecia.eng/InternationalAppeal_english.doc
http://www.archive.org/download/archeogrecia.es/spanish-appeal.doc