Colonialismo made in Italy, il ruolo dell'estrattivismo italiano nel conflitto in Palestina

Data di trasmissione
Durata 8m 43s

Una compagna della Laboratoria Ecologista Berta Caceres ci racconta dell'iniziativa prevista per questa domenica 7 aprile al circolo arci Concetto Marchesi (via del Frantoio 9c/ Tiburtino III).

A 6 mesi dall’inizio del genocidio israeliano in Palestina, con il piano sionista di annientamento della popolazione Gazawi sempre più reale e una cornice mediatica sempre più allineata agli interessi politico-economici israeliani, diventa necessario moltiplicare i momenti di contro narrazione dal basso e di autoformazione per leggere la guerra anche come strumento di monopolio sulle risorse. Una lettura che contestualizzi la fase attuale nel piano storico del colonialismo sionista di espropriazione delle terre palestinesi, in un quadro geopolitico più largo di interesse sulle risorse dell’area da parte delle multinazionali occidentali, dove le multinazionali a partecipazione pubblica italiane giocano un ruolo di primo piano. I giacimenti di gas e l’acqua sono al centro degli appetiti dell’estrattivismo made in Italy, che alimenta e beneficia del massacro del popolo palestinese.

Ne parleremo dalle ore 11:00 con:

– ReCommon: quali sono le mire estrattiviste di ENI e SNAM?

– BDS: campagne di boicottaggio e rapporti Iren-Mekorot e Chevron-Siemens

– Aggiornamenti sulla situazione in Palestina

Dalle 13:00 ci sarà il pranzo BENEFIT spese legali a cura di Osteria scuppiata anticapitalista itinerante

a seguire Back to the blues! duo live Dealing with the Blue

Vi aspettiamo a via del Frantoio 9C / Tiburtino III