25 settembre iniziativa: (NON) Morire di carcere
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Durata
7m
25s
Un anno fa, a fine settembre 2023, Mohammad Ishaq Khan veniva arrestato nel quartiere di Torpignattara, dove viveva. Otto mesi dopo, il 4 giugno, Ishaq è trovato morto nella settima sezione del carcere Regina Coeli. Aveva 27 anni.
Quello di Ishaq è il trentanovesimo suicidio in carcere del 2024, ma ad oggi sono già più di 70. Sono numeri che raccontano l’attuale situazione carceraria, tra sovraffollamento e assenza di diritti, soprattutto per le persone straniere.
Con la famiglia di Ishaq, che vive in Pakistan, con gli avvocat* e una rete di solidali, vogliamo fare chiarezza sulla morte di Ishaq. In attesa dei risultati degli accertamenti medici e della prosecuzione delle indagini, richieste dalla famiglia, vi invitiamo a un momento di solidarietà, confronto e dibattito, per immaginare insieme azioni collettive.
Mercoledì 25 settembre, Largo dei Savorgnan – Giardino Ciro Principessa
19:30 Cena di raccolta fondi per le spese legali con piatti saharawi dell’attivista Mohamed Dihani – gradita prenotazione al n. 3668041806 o alla mail ariannaeglev@gmail.com
20:30 Reading I studio “Circuito Chiuso” di Laura Garofoli e Dalila Cozzolino
21:00 Introduzione di Arianna Egle Ventre, regista di un progetto di film documentario collettivo su Ishaq, con la casa di produzione Antropica
A seguire dibattito con Cleo Maria Feoli e Andrea Dini Modigliani, avvocatə della famiglia di Ishaq, Valentina Calderone, Garante dei Diritti dei detenuti di Roma, Tamar Pitch, professoressa di filosofia e sociologia del diritto
Modera Federica Delogu del Centro di giornalismo permanente
Perché di carcere non si muoia, ma nemmeno di carcere si viva.