Siamo tornati alla peste...

Data di trasmissione

 

"Ti ricordi 400-500 anni fa? Quella malattia che spaventava tutti? Siamo tornati a quei tempi, qui dentro c'è la peste..."

 
Due casi di sifilide spaventano i reclusi della sezione maschile del Cie di Ponte Galeria.
L'estate è arrivata e tra mura incandescenti, un solo litro d'acqua al giorno, i servizi che non funzionano e gli psicofarmaci distribuiti come medicine, le malattie infettive si propagano.
All'inizio si trattava di un unico caso, un detenuto che pur di farsi portare in ospedale si è rotto la mano dando un pugno al muro, piangendo e scongiurando che risolvessero questa situazione, poi è bastato un favore, un asciugamano e un paio di pantaloncini prestati per un po' di giorni, per contagiare anche un' altra persona.
 
La buona notizia è che dalle analisi, se presa in tempo, la malattia si può curare.
Nel frattempo la preoccupazione resta, in molti stanno solidarizzando con i due ragazzi e stanno cercando di accelerare le pratiche per un'assestenza sanitaria dignitosa.
Scavalcata la profonda vergogna di parlare di una brutta malattia infettiva, i ragazzi si sono sentiti più volte rifiutare il primo controllo in ospedale.
Nonostante il lager sia completamente militarizzato, trovare qualcuno che li accompagni in ospedale è un'impresa che dalle 8.00 di mattina impegna tutte le loro giornate da dieci giorni a questa parte.