Il regime egiziano di Al Sisi usa armi italiane (e francesi)
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17m
37s
“Non siamo disposti ad accettare verità distorte e di comodo e se non ci sarà un cambio di marcia da parte degli inquirenti e delle autorità dell’Egitto, il governo potrà ricorrere a misure immediate e proporzionate”. Inizia con questa dichiarazione pronunciata il 5 aprile 2016, intervenendo al Senato sul caso di Giulio Regeni, dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni l'approfondimento di Antonio Mazzeo sulla parte che riguarda le armi della consolidata partnership politico-militare-industriale: trasferimenti di sistemi d’arma pesanti e leggeri alle forze armate e di polizia del sanguinario regime di Al-Sisi da imprese italiane, soprattutto del gruppo Finmeccanica.
Parliamo con Mazzeo della produzione e vendita di armi italiane in particolare all'Egitto.
Qui l'articolo Missili, satelliti e fucili italiani per i torturatori d’Egitto:
http://antoniomazzeoblog.blogspot.it/