Contro il carcere e la repressione 21/01
Da New York intervista a chi ha seguito le lotte per la casa dal 1970 ad oggi, le occupazioni e la risposta repressiva dello stato. Sabato si lancia la campagna per la chiusura degli Opg (manicomi criminali)
Da New York intervista a chi ha seguito le lotte per la casa dal 1970 ad oggi, le occupazioni e la risposta repressiva dello stato. Sabato si lancia la campagna per la chiusura degli Opg (manicomi criminali)
Sabato 24 gennaio 2015 a Reggio Emilia parte la campagna per la chiusura degli OPG, i manicomi criminali a cura della Rete Antipsichiatrica. La legge 81/2014 ne propone la chiusura il 31 marzo e la sostituzione con le REMS (Residenze per l'Esecuzione Misure Sicurezza), ma resta l'impalcatura delle misure di sicurezza che ripropongono la "reclusione". Ne parliamo con una compagna del Collettivo A. Artaud di Pisa (il documento si può leggere e scaricare qui: https://archive.org/download/CampagnaChiusuraOPG/Campagna%20chiusura%20…
Dopo l'inchiesta sulla Coop 29 giugno il ministro sospende da febbraio l'attività delle coop ex detenuti nelle cucine di alcuni carcere. Tendenze del sistema sanzionatorio.
Dopo dieci anni, quest'anno abbiamo deciso di non organizzare la festa di Capodanno anticarceraria al LOA Acrobax. E' stata una scelta non poco sofferta, per una radio come OndaRossa che vive dal 1977 solo ed esclusivamente grazie alle sottoscrizioni di chi la sostiene. In dieci anni molte cose sono cambiate, a partire dalla modalità con cui abbiamo sempre organizzato la festa di fine anno. Quando abbiamo iniziato, il Capodanno di ROR all'Ex Cinodromo era la diretta prosecuzione del presidio della mattina del 31 dicembre di fronte al carcere di Rebibbia. Era una festa che metteva al centro l'autogestione, la condivisione di percorsi e contenuti, lo stare insieme non soltanto perche' e' la notte di Capodanno, ma per rilanciare quei messaggi di liberazione, resistenza e di rifiuto di tutte le gabbie che venivano scanditi durante la mattina del 31.
Nel tempo questo spirito si è assottigliato, si sono moltiplicate feste di capodanno in altri spazi sociali e quella che in origine era un'iniziativa che metteva insieme il sentire comune della citta', sostenere RadiOndaRossa e al contempo rilanciare contenuti anticarcerari, si e' via via perduta.
Ci siamo ritrovati, nostro malgrado, all'interno di un gioco competitivo che spinge a inseguire il concerto di richiamo, il palco più interessante, l'artista più gettonato al momento. Abbiamo resistito, cercando di mantenere ferma nella nostra mente l'idea che il "nostro" capodanno dovesse trasmettere alle persone che venivano anche la nostra attitudine a costruire una festa schierata, dove contenuti fascisti, razzisti, sessisti, omofobi non trovassero mai spazio, dove fosse evidente e tangibile la forza dell'autorganizzazione.
Per questo abbiamo deciso di cambiare strada. Non ci stiamo alla competizione con i concerti mainstream. Non ci interessa. Organizzeremo iniziative più piccole ma più affini a quello che noi siamo, per incontrare chi ci sostiene senza sottostare alle logiche del mercato della produzione musicale. Vogliamo ringraziare tutte e tutti i compagni e le compagne che in questi anni hanno supportato e ospitato l'iniziativa, in particolare il LOA Acrobax, e tutti i gruppi che hanno partecipato al Capodanno.
Ci diamo comunque appuntamento, come ogni anno, la mattina del 31 dicembre, di fronte al carcere di Rebibbia (Via Bartolo Longo) per gridare il nostro no al carcere e salutare i detenuti e le detenute recluse con musica e lenticchiata propiziatoria. Perche' di carcere non si muoia piu' ma neanche di carcere si viva.
Sostieni Radio Onda Rossa, proponi e organizza iniziative per continuare a far vivere l'autogestione della Radio "di chi se la sente"!
info: ondarossa@ondarossa.info
web: http://www.ondarossa.info
Riflessione critica sulla puntata di Report di domenica 30 novembre dal titolo "Il Risarcimento" sul carcer e sul lavoro coatto dei carcerati, senza paga. Falsità, incompetenza, distanza dalla realtà. Una ignominia.
Presentazione di Scarceranda del 2015. Ridotta a tre mesi, da 18 mesi, la permanenza massima nei Cie, 30 giorni per chi proviene dal carcere. Il Ministero Giustizia fa un passo indietro sulle promesse lanciate di non punibilità penale dei lievi reati. Al carcere minorile Beccaria di Milano un ragazzo va a fuoco per mancanza di estintori.
Dati sul carcere al 31 ottobre e sulle violazioni di legge: calano omicidi e violenze contro le persone, aumentano quelli contro il patrimonio. Sul Washington Post si apre un dibattito per iniziare a ridurre la carcerazione, abolendo il carcere femminile, nella prospettiva dell'abolizione del carcere.
Ancora sull'assassinio di Stefano Cucchi: quale lotta intraprendere? I lamenti sui bambini in carcere e sugli Opg non servono, bisogna affrontare le cause di fondo che producono queste tragiche sofferenze.
L'indignazione di tanti e tante per l'assoluzione dei medici e agenti coinvolti nella morte di Stefano Cucchi, non produce iniziative concrete, con obiettivi reali in grado di interrompere questi assassini.